Luca Parmitano a tu per tu con il cacciatore di antimateria

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Immaginate di dover riparare un frigorifero. Poi, pensate di doverlo fare a 400 chilometri dalla Terra, con addosso una tuta che pesa un quintale. Infine, immaginate di doverlo fare spostandovi a una velocità di otto chilometri al secondo. È in queste condizioni che ha lavorato l’astronauta Luca Parmitano, durante la prima attività extraveicolare della missione ‘Beyond‘ dell’agenzia spaziale europea.

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Insieme al collega statunitense Andrew Morgan, con la regia di Christina Koch e Jessica Meir a manovrare il braccio Canadarm-2, Astro Luca ha iniziato venerdì 18 novembre la serie di attività necessarie alla sistemazione dello strumento Ams-02, il cacciatore di antimateria installato all’esterno della Stazione spaziale internazionale. Una delle attività più complesse mai svolte dopo quelle effettuate sul telescopio spaziale Hubble, hanno spiegato dalla Nasa. Bruna Bertucci, responsabile italiana dello strumento, docente all’università di Perugia e associata all’istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), ci ha spiegato come funziona questo Sherlock Holmes dello Spazio. Nella prima ‘passeggiata spaziale’, che di passeggiata ha ben poco, Parmitano e Morgan hanno preparato “il tavolo operatorio” su cui “operare” il paziente, tagliando la coperta termica che lo ricopre. Non è un intervento dovuto alla rottura del complesso strumento, si tratta piuttosto di manutenzione. Lavorare ore e ore fuori dalla Stazione non è semplice e richiede una preparazione fisica importante. Nel video, ne abbiamo parlato con Paolo D’Angelo, storico dello Spazio.

I NUMERI DELLE EVA

Quella di venerdì è stata la numero 413, la prima fu nel 1965, protagonista Aleksej Leonov: tante sono le attività extra veicolari nella storia dello Spazio. Ad aver effettuato una ‘passeggiata spaziale’ sono 228 astronauti, compresi i dodici che hanno calcato il suolo della Luna. Il recordman è Anatolij Solov’ëv, che, negli anni Novanta, uscì sedici volte dalla Mir, per un totale di 78 ore. Tra le donne primeggia Peggy Whitson, per lei dieci attività fuori dalla Stazione spaziale internazionale, sessanta ore totali la loro durata.

Per Luca Parmitano, quella di venerdì scorso è stata la terza attività extra veicolare della carriera, dopo le due effettuate nel 2013 durante la missione Volare dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). La prima durò sei ore e sette minuti, la seconda un minuto e 32 secondi, interrotta dall’incidente alla tuta, di cui si guastò l’impianto termico facendogli riempire di acqua il casco: Parmitano rischiò di affogare e si salvò grazie alla sua grande preparazione. L’ultima uscita dalla Stazione spaziale, della durata di sei ore e 39 minuti, lo ha visto leader, ed è la prima volta per un europeo. Sarà così per tutta la serie di attività necessarie a sistemare lo spettrometro Ams-02.

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