Lucio Dalla torna ad illuminare la sua Bologna con la speranza di ‘Futura’
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Maurizio Papa
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01/12/2020
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m.papa@agenziadire.com
Le luminarie natalizie di via d'Azeglio riprodurranno il testo della canzone che quest'anno compie 40 anni
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BOLOGNA – Le luminarie natalizie di via D’Azeglio, a Bologna, tornano all’origine: come due anni fa (con ‘L’anno che verrà’) tocca di nuovo a Lucio Dalla, dopo che nel 2019 sono stati i versi di ‘Nessuno vuole essere Robin’, firmati Cesare Cremonini, a prendersi la scena.
Stavolta le parole di Dalla sono quelle di ‘Futura‘, che festeggia 40 anni: è la scelta fatta dal Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio pedonale in accordo con Comune, Fondazione Lucio Dalla, Fondazione Sant’Orsola e Ascom. Le nuove luminare si accenderanno giovedì, annuncia Palazzo D’Accursio, ma non sono previste cerimonie viste le misure anti Covid. Un tocco in più all’installazione, per il Natale 2020, lo darà l’artista Pablo Echaurren che ha accolto l’invito a disegnare il titolo della canzone oltre che altre immagini che contribuiranno a rinnovare e ad animare la magia di “Futura”, sottolinea il Comune.
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DIONISI: “UN SEGNALE DI CONFORTO E SPERANZA”
“Quest’anno, più che in quelli passati, abbiamo ritenuto doveroso dar corso a questa iniziativa- dichiara Simone Dionisi, presidente del Consorzio degli esercenti- per lanciare un segnale di conforto e speranza ai bolognesi e non solo”. Per questo “abbiamo scelto ‘Futura’, dell’amato Dalla- aggiunge Dionisi- per il messaggio meraviglioso che porta con sé”. I versi di questa canzone “sono un segno di speranza, una luce che illumina il domani”, afferma l’assessore alla Cultura e alla Promozione della città, Matteo Lepore, aggiungendo che “come ogni anno questa iniziativa non si esaurirà con il Natale: le frasi luminose di Lucio saranno al centro di un evento di beneficenza che ci ricorderà, ancora una volta, l’importanza e il valore di essere una comunità coesa e solidale”. Anche in questo caso la raccolta fondi andrà a supporto della Fondazione Sant’Orsola.
L’ARTISTA ECHAURREN: “ORGOGLIOSO DEL PROGETTO”
“Ho conosciuto Dalla nel 1977. Avevo disegnato la copertina per il primo libro delle sue canzoni edito da Savelli. Fu a Bologna, mangiando e bevendo”, racconta Echaurren: non ci furono altre occasioni di incontro, ma ora la possibilità di partecipare al progetto delle luminarie “mi inorgoglisce e ravviva ricordi lontani. Specie in questo periodo duro di isolamento e allontanamento tra cose e persone”. Le strofe di “Futura” saranno dunque “un omaggio a Dalla che esattamente 40 anni fa- ricorda il Comune- scrisse quel brano oggi più che mai attuale nel descrivere ‘un mondo che sembra fatto di vetro e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepe’, ma con la certezza assoluta che il futuro che ci aspetta sarà migliore”.
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L’ASTA FINANZIERÀ LA DEGENZA DI ONCOLOGIA
Dalla raccontava di avere scritto ‘Futura’ davanti al muro di Berlino, “immaginando che la vita, Futura appunto, lo avrebbe abbattuto disegnando un futuro diverso, migliore”, ricorda il presidente della Fondazione Dalla, Andrea Faccani: “Questa è la certezza che speriamo le parole di Lucio che brilleranno su via D’Azeglio infondano in ciascuno di noi”. L’asta delle luminarie stavolta finanzierà la ristrutturazione della degenza dell’Oncologia medica diretta da Andrea Ardizzoni, spiega Giacomo Faldella della Fondazione Sant’Orsola: “Sarà un reparto tutto nuovo, immerso nella luce e nel verde, dove i pazienti, oltre 900 ogni anno, potranno trovare un luogo ideale per ricevere cure d’eccellenza”.
In un momento come questo, “illuminare la strada, oltre a ribadire la funzione sociale e non solo economica dei negozi di prossimità- sottolinea il direttore di Ascom, Giancarlo Tonelli- significa voler lanciare alla città un messaggio di fiducia e speranza, peraltro alla vigilia di un periodo, quello delle festività, che ci auguriamo possa essere positivo per tutti: cittadini, famiglie e imprese”.
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