L’ultima impresa ‘estrema’ del runner Pasini, dalla Romagna all’Alaska

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Tempo di Lettura: 2 minutiRedazione 27/02/2020 Ambiente, Costume e Società redazioneweb@agenziadire.com Un percorso di 650 chilometri con temperature sotto zero e una slitta da portare in spalla: finirà a metà marzo l'ultima sfida estrema del runner romagnolo Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email ..

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Un percorso di 650 chilometri con temperature sotto zero e una slitta da portare in spalla: finirà a metà marzo l'ultima sfida estrema del runner romagnolo Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print Precedente Successivo

BOLOGNA – Ha già affrontato la ‘sfida ai cinque continenti’ con ultramaratone in molti paesi del mondo (Mozambico, Norvegia, Vietnam e Cambogia, Australia e Sud America) ma quella che sta affrontando ora è veramente una sfida estrema. Fabio Pasini, il runner di Cattolica noto per le sue incredibili imprese in giro per il mondo, è partito sabato 24 febbraio per un’avventura straordinaria che terminerà solo a metà marzo. Si chiama ‘Iditarod’ e viene considerata una delle esperienze sportive più impegnative del pianeta. I partecipanti sono chiamati a percorrere in completa autonomia distanze enormi su terreni nei quali la natura più estrema la fa da padrona. Basta dire una parola: Alaska.

Sulle spalle, Pasini porta sua slitta da circa 50 chilogrammi da trainare e che aumenta di peso con il cibo e la tenda polare che trasporta. Le temperature che si troverà ad affrontare sono costantemente al di sotto dello zero, anche di 20 o 30 gradi. E dovrà seguire un tracciato completamente naturale, quello appunto dell’Italrod, nel quale orientarsi tra montagne di neve e a dispetto delle condizioni meteo proibitive. Insomma, una sfida fisica, ambientale e mentale estrema.

L’obiettivo dell’atleta di Cattolica è il traguardo di McGrath a circa 650 chilometri dalla partenza. Come si è allenato? Con le ciaspole ed un copertone da trascinare sulla sabbia per due volte al giorno. La settimana scorsa Pasini ha voluto raccontare la sua nuova avventura al sindaco di Cattolica, Mariano Gennari.

“Si riparte, è giunta l’ora. Questa è una avventura che ho sognato da tanto tempo-ha detto l’atleta -. Affronterò difficoltà estreme, momenti di sofferenza e fatica, ma sono certo che la mia testa condurrà le mie gambe fino all’arrivo di Mc Grath. E sentirò tutto il calore ed il sostegno della comunità cattolichina”.

Il sindaco Mariano Gennari lo ha definito un vero e proprio “ambasciatore sportivo” di Cattolica nel mondo. “Siamo orgogliosi ed entusiasti di quanto sta facendo Pasini. Siamo di fronte ad un concittadino che porta alto nel mondo il nome di Cattolica con le sue imprese sportive. Gli auguro di concludere con successo questa nuova sfida”.

Le imprese di Pasini sono state raccontate anche in radio da Aldo Rock, il maratoneta-deejay di “Radio Deejay”: a lui l’atleta ha sveltao che le sue avventure potrebbero presto divenire un libro. Tra il 2018 e il 2019, per la ‘sfida ai cinque continenti, Pasini ha portato a termine cinque ultramaratone in un periodo di tempo di 10 mesi.

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