ROMA (ITALPRESS) – “Il Coni è considerato un’eccellenza assoluta non solo del Paese, ma del sistema sportivo mondiale. Averlo mantenuto così in alto è motivo di orgoglio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e i conti sono in ordine in un contesto molto complicato. Chi conosce il mondo dello sport sa benissimo”. Questo il bilancio del presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine di un anno che ha visto l’Italia protagonista ai Giochi Olimpici di Parigi, con il record di medaglie conquistate, 40 come a Tokyo ma con un numero maggiore di ori. “C’è un alto livello di professionalità al Coni e abbiamo più del doppio dei ricavi privati rispetto alla contribuzione pubblica grazie a relazioni, rapporti, sponsor, marketing, iniziative. E’ fantascienza”, ha osservato Malagò che, se la legge non cambierà, non potrà candidarsi per il quarto mandato. “Quello che dovevo dire l’ho detto. Ci sono molte persone del mondo dello sport, non vicine a me, che ne stanno parlando. Non chiedo niente a nessuno, ognuno è in grado di fare le proprie valutazioni – ha dichiarato il presidente del Coni in occasione del tradizionale incontro di fine anno con la stampa – Deadline? In teoria c’è una scadenza tecnica legata a questioni normative, gennaio al massimo. Ma io sto lavorando come se non ci fosse questo senso di impedimento e lo farò fino all’ultimo minuto”.
Malagò è totalmente concentrato sul Coni e non pensa ad altri possibili incarichi, nonostante opportunità anche al di fuori del mondo sportivo. “Continuo ad avere molte richieste di fare cose in politica, anche dalla parte di chi non mi ama molto”, ha rivelato il presidente del Coni. “I miei rapporti con la politica sono ottimi ma con qualcuno no – ha proseguito – E’ normale, fa parte della vita, poi bisogna vedere quanto conta quel qualcuno. Se sosterrei un candidato per il Coni qualora la legge non cambiasse per il quarto mandato? Assolutamente no. Ma cambierei idea se ci fosse un candidato che prova a farsi largo con sponsor politici e non con il consenso del mondo dello sport”. Per conoscere la data delle elezioni (entro il 30 giugno 2025) bisognerà aspettare ancora poco: “E stiamo lavorando con il presidente Pancalli per un election day unico, Coni e Cip”, ha concluso Malagò.
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