Malagò “Ingiusto escludere lo sport dal tavolo sul Pnrr”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi auguro che si apra una fase costruttiva e propositiva tra la sottosegretaria Vezzali e il Coni perchè indubbiamente riteniamo che non sia stato giusto nè elegante escludere il Comitato olimpico nazionale da molti tavoli”. Non usa troppi giri di parole Giovanni Malagò, numero uno del Coni, al termine della Giunta Nazionale al Foro Italico. “Ne cito uno su tutti, il Pnrr, molto criticato anche da parte dei soggetti beneficiari – prosegue – Probabilmente sarebbe stato utile ascoltare le idee dei presidenti e interpellare il Coni sui criteri da utilizzare. Sono state equiparate tutte le federazioni costringendole a scegliere un solo progetto con uno stanziamento massimo di 4 milioni: bisogna essere matti per fare una cosa del genere. Questo perchè c’è una profonda non conoscenza e presunzione”. Malagò condivide la posizione del presidente della Federnuoto, Barelli: “Un miliardo del Pnrr è una cifra importante, ma molto inferiore rispetto a quanto meritava il mondo dello sport. Parliamo di un miliardo su 209, lo 0,4%: almeno avremmo meritato quello che produciamo come Pil. E poi perchè non è stato previsto nulla per enti pubblici come Coni e Cip, per esempio per migliorare le strutture? Quando vedi queste cose, dando per scontato che sia tutto fatto in buona fede, è impossibile non rilevare la scarsa conoscenza della materia e il mancato rispetto dei ruoli: di questo siamo molto stanchi”. Per quanto riguarda il via libera al professionismo nel calcio femminile, “è un momento storico. Ora bisogna capire come si procede, c’è uno stanziamento statale, i conti sembra non siano precisi. E poi ci sono tutte le altre federazioni: non è sostenibile che la ventunesima giocatrice dell’ultima squadra di Serie A abbia uno stipendio garantito, mentre Pellegrini, Egonu o Goggia non siano professioniste”. Infine, sulla presenza di tennisti russi e bielorussi agli Internazionali d’Italia, “al momento sono iscritti. Noi non abbiamo nulla contro nessuno, evidenziamo soltanto l’invito rivolto dal Cio alle federazioni internazionali di non far partecipare russi e bielorussi. Del resto la Russia non ha rispettato la tregua olimpica durante Pechino 2022: cosa avrebbe dovuto fare il Comitato olimpico internazionale? E vi sembra giusto che si adeguino tutti tranne il sindacato dei tennisti, per quanto sia nel loro diritto? Cosa farebbe cambiare la situazione? O cambiano opinione Atp e Wta oppure con una presa di posizione del Governo italiano – replica Malagò – Il presidente Draghi ha tante cose alle quali pensare: non so cosa succederà, non mi sento di escludere nulla. Russi esclusi da Parigi 2024? Non posso dire nulla oggi ma la direzione è quella”.
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(ITALPRESS).

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