MAMME TIGRI: parola d’ordine è severità
La mamma tigre rispecchia un tipo di educazione molto severo e autoritario nato e sviluppatosi in Cina. Da qualche anno questo modello educativo totalmente differente da quello occidentale, si sta diffondendo anche da noi. Mamme tigri vs mamme chioccia si potrebbe dire, due modi di educare agli antipodi. Ma chi sono queste mamme tigri? Sarà davvero il loro il miglior modo di educare i figli?
Mamme tigri: disciplina, regole e punizioni
È così che agiscono le mamme tigri cinesi, mamme autoritarie impegnate a curare l’educazione e lo sviluppo dei figli con stile rigido e autoritario. Le mamme tigri seguono in tutto e per tutto l’andamento scolastico dei propri figli, esigendo da loro il meglio (10- per loro è un brutto voto). Queste mamme ripongono molte speranze e aspettative nei figli fin da quando sono piccoli e non riescono a tollerare nessun loro fallimento o atteggiamento mediocre. Secondo questo genere di mamme è proprio la coercizione che porta il proprio figlio ad eccellere e ad essere migliore degli altri. È un tipo di educazione che non ammette distrazioni di alcun genere, tutta l’attenzione e l’impegno dei figli deve essere canalizzato nella scuola e nell’istruzione sin dai primi anni. Obiettivo è quello di raggiungere i livelli più alti dell’istruzione e di avere la possibilità di accedere alle università più prestigiose. Oltre all’istruzione, le mamme tigri “obbligano” i figli a coltivare la musica in maniera molto seria e a dedicarsi solo a sport e ad attività nelle quali lo spirito di competizione è alla base. Impegno, severità, totale dedizione in tutto quello che si fa sono alla base di questo tipo di educazione orientale, ma soprattutto cinese. Ovviamente non è per nulla ammissibile il fallimento, perché nella loro concezione di vita bisogna avere solo successo e primeggiare. Le mamme tigri investono molto tempo e fatica in questi progetti, fino a sostituirsi completamente ai figli e senza lasciar loro alcuna possibilità decisionale. Spesso può accadere che ad una così rigorosa educazione i figli disubbidiscano, e anche in questo caso la mamma tigre tira fuori gli artigli servendosi di minacce e punizioni.
Due stili educativi a confronto: mamme tigri vs mamme chiocce
Totalmente differente è l’educazione che le mamme occidentali impartiscono ai loro figli. La mamma chioccia occidentale è amorevole, iper protettiva, sensibile e comprensiva nei confronti dei suoi figli. Mette sempre davanti a tutto la loro libertà di scelta e la loro auto stima. Questi due tipi di madri partono da presupposti del tutto differenti. La mamma tigre vuole ottenere dai propri figli sempre il massimo e ad ogni costo, mentre la mamma occidentale è più permissiva e lascia che il figlio viva in maniera autonoma la sua vita, senza intromettersi in ogni scelta. Ma quale dei due sistemi è il più giusto? Sicuramente una via di mezzo sarebbe la scelta più opportuna. Infatti, non è sbagliato ambire alla realizzazione dei propri figli, ma è risaputo anche che le eccessive richieste e aspettative dei genitori sui figli possono produrre in loro a lungo andare stati d’animo negativi. I figli delle mamme tigri, secondo alcuni studi, sono quelli che più tendono a soffrire di disturbi d’ansia da prestazione, di stress e di insicurezze. Questi bambini non sono stati abituati al fallimento, allo sbaglio e quindi crescono incapaci di far fronte a molte situazioni della vita. Tra i due tipi di educazione è quasi impossibile la comunicazione, infatti anche quando i genitori occidentali credono di essere severi con i propri figli non si avvicinano neanche lontanamente al metodo educativo delle mamme tigri. Le mamme tigri hanno delle convinzioni che a noi possono apparire alquanto strane, come il fatto che i figli siano in debito verso i loro genitori. I figli quindi dovrebbero passare la vita ringraziando i genitori per l’attenzione che gli è stata sempre dedicata. Questa teoria ha radici antiche, esattamente nella religione del confucianesimo, che tratta spesso il tema della devozione e dei sacrifici.
Evitare gli estremi
Per una corretta educazione dei figli sarebbe ottimale evitare ogni tipo di estremo. Un atteggiamento troppo severo e l’illusione che nella vita si possa essere perfetti non porterà a nulla di buono. Nella vita è anche importante andare incontro a dei fallimenti che, inevitabilmente, fanno parte del percorso educativo e di crescita di una persona. Non bisogna sempre essere competivi, ma è anzi consigliabile dare spazio ad atteggiamenti di solidarietà e tolleranza tra le persone. Una ricerca del 2013 ha messo a confronto i due tipi di educazione cinese ed occidentale. Dalla ricerca è venuto fuori che non sempre l’educazione cinese che aspira alla perfezione sia migliore della nostra, in quanto i figli delle mamme occidentali si presentano con atteggiamenti più propositivi. In più hanno anche migliori capacità di adattamento rispetto agli orientali. Senza dubbio, i figli delle mamme chiocce si presentano più affettuosi nei confronti dei genitori e viceversa, cosa davvero molto rara in Cina. Bisogna allora capire cosa è meglio per i figli, partendo dal presupposto però che la parola “educare” deriva dal latino “educere” che vuol dire “portare, condurre fuori”. Quindi i figli dovrebbero essere liberi di portare fuori ciò che sono e ciò che hanno dentro e non devono solo essere visti come dei recipienti da riempire di informazioni, ordini o comandi. Quello che principalmente spetta ai genitori è cercare di far emergere i talenti dei loro figli e di aiutare a realizzare se stessi.
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