Mangi troppa carne? Rischi un effetto collaterale davvero pericoloso per la mucosa dell’intestino, lo studio
Sono già numerose le pubblicazioni scientifiche che collegano l’assunzione di carne – soprattutto quella rossa o ultra-processata, ad esempio insaccati e salumi – ad un aumentato rischio di incorrere in patologie croniche (diabete, malattie cardiovascolari) o in forme di tumore. Ora un nuovo studio ha analizzato il legame esistente fra l’assunzione di proteine di origine animale e l’insorgenza di alcune malattie infiammatorie intestinali, come ad esempio la colite ulcerosa.
L’indagine è stata condotta sulla popolazione europea, raccogliendo i dati clinici e le informazioni sulle abitudini alimentari di circa 420.000 volontari provenienti da otto Paesi del continente: i partecipanti sono stati sottoposti a questionari relativi alla frequenza con cui consumavano determinati alimenti. Particolare attenzione è stata data all’assunzione delle proteine e alla loro origine (vegetale o animale).
L’incrocio dei dati relativi agli stili di vita tenuti dalle persone partecipanti all’indagine e quelli relativi alle loro condizioni di salute hanno portato alla creazione di un modello di rischio proporzionale. Lo studio ha seguito i pazienti per un periodo di sedici anni, al termine dei quali sono stati identificati 177 partecipanti con morbo di Crohn (CD) e 418 con colite ulcerosa (UC).
Il morbo di Crohn è caratterizzato da un’infiammazione cronica dell’intestino tenue e del colon che può manifestarsi con diarrea cronica, crampi addominali e perdita di sangue nelle feci. Anche la colite ulcerosa è una patologia cronica che interessa l’intestino, primariamente il retto, e che si manifesta con diarrea, dolori all’addome e presenza di muco nelle feci.
(Leggi anche: La pulizia del colon: come depurarsi con acqua e sale)
Analizzando i risultati, i ricercatori non hanno notato alcuna associazione fra l’assunzione di proteine (animali o vegetali che fossero) e un aumentato rischio di morbo di Crohn o di colite ulcerosa, tranne che nel caso di consumo di carne rossa: infatti, diversamente da altre fonti di proteine di tipo animale (pesce, pollame, crostacei, uova, formaggi), solo la carne rossa sembra essere connessa ad un più alto rischio di UC.
Un motivo in più (se ce ne fosse ancora bisogno!) per abolire, o quantomeno ridurre, il consumo di carne rossa nella propria dieta: oltre a rappresentare un danno per l’ambiente e una sofferenza per gli animali da macello, danneggia anche la nostra salute, esponendoci al rischio di patologie gravi.
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Fonte: Oxford Academic
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