Marea nera in Perù dopo l’eruzione del Tonga: spiagge invase dal petrolio fuoriuscito da raffineria danneggiata

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Almeno due chilometri della costa centrale del Perù sono stati invasi dal greggio, fuoriuscito da una petroliera, scossa dalle onde causate dall’eruzione di un vulcano a Tonga. 

La devastante eruzione del vulcano Tonga, la più grande degli ultimi 30 anni, ha provocato danni che sono arrivati persino in Perù: le onde anomale che si sono abbattute sulla costa peruviana di Bahia Blanca de Ventanilla, vicino Lima, hanno alterato il processo di scarico del greggio della nave Mare Dorium, che si stava svolgendo presso la raffineria Pampilla, della compagnia spagnola Repsol.

Anche se l’azienda, che possiede il principale impianto di lavorazione in Perù, ha immediatamente attivato le procedure di sicurezza, purtroppo non è stato possibile evitare il disastro. Alcune immagini testimoniano chiaramente ingenti danni ambientali, con il greggio che ha imbrattato il mare e diversi volatili  i fin vita coperti di petrolio. Le autorità locali hanno chiuso al pubblico le spiagge.

È un peccato. Vedo che c’è un grave impatto sull’area marina costiera. Inizialmente sono stati segnalati due chilometri e mezzo (di danni), ma ora vediamo che ha colpito anche due spiagge.

ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Ruben Ramirez.

Al momento non si hanno dati rispetto alla quantità di petrolio fuoriuscita, ma l’Agenzia per la valutazione e l’applicazione dell’ambiente (OEFA) ha avviato un’indagine per determinare la portata della perdita della nave.

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