Maricchiedda di Màkari come Adelina di Montalbano: se non mangi i suoi piatti, sono guai!

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Maricchiedda di Màkari, la domestica di casa Lamanna. Uno dei personaggi della fiction di Rai1 definiti secondari, ma che racconta benissimo la Sicilia. Le analogie tra lei e la mitica Adelina di Montalbano sono tante… le avete notate?

Lunedì 7 febbraio 2022 è iniziata la seconda stagione della fiction Makari. Le vicende di Saverio Lamanna sono tratte dai romanzi di Gaetano Savatteri. Le puntate in onda su Rai1 sono un vero e proprio viaggio nella Sicilia e alcuni dei suoi luoghi più spettacolari.

Chi è Maricchiedda di Màkari

La nostra Isola sa essere sia cornice che protagonista, accompagnando le avventure dei personaggi. Tra questi ce n’è uno che non può passare inosservato: Maricchiedda, la domestica della famiglia Lamanna.

Energica e sicura di sé, fa della sua cucina un vero e proprio vanto. Ricorda, proprio per questa caratteristica, l’Adelina di Montalbano, sebbene con le dovute differenze.

Maricchiedda di Màkari è interpretata da Maribella Piana. Il suo personaggio è un pezzo di famiglia. Senza di lei il professor Lamanna, papà di Saverio, sarebbe perduto. Come una “zia”, vuole molto bene a Saverio, tanto che tende ancora a trattarlo come un ragazzino, senza risparmiargli qualche tiratina d’orecchie.

Tra vrocculi arriminati e sarde a beccafico

Da brava governante, è un’abilissima cuoca. Talmente abile che, se qualcuno non ha troppa fame, si offende. Nella prima puntata della seconda stagione della fiction, quando Saverio non fa troppo “prio” (cioè troppa festa) alla sua pasta con i “vrocculi arriminati“, ci rimane malissimo. Non si capacita del fatto che qualcuno possa non volerla mangiare!

Il papà di Saverio (interpretato da Tuccio Musumeci), sottolinea quanto sia importante per lei che si mangi ciò che prepara. Di fronte allo scarso appetito di Saverio (che lui giustifica con un aperitivo rinforzato), non si perde d’animo: corre in cucina e torna con una teglia di sarde a beccafico. Peccato che una telefonata di Suleima, fidanzata del nostro “eroe”, lo obblighi ad alzarsi da tavola. Per fortuna c’è Peppe Piccionello, che finisce tutto il suo (abbondante) piatto di pasta.

Certo, tra l’Adelina di Montalbano e la Maricchiedda di Màkari ci sono tanti punti in comune, ma non mancano le differenze. Entrambe premurose e di cuore, hanno con le persone per le quali lavorano un rapporto speciale. Un legame che passa (soprattutto) dalla buona tavola. Ancora una volta la cucina siciliana mette tutti d’accordo!

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