Mastino napoletano: caratteristiche, educazione, malattie e curiosità
Il Mastino napoletano è il molosso per eccellenza, non a caso questa razza riscoperta nelle campagne meridionali italiane può vantare una storia molto lunga che riassume la selezione e le caratteristiche proprie di un cane mastino. La sua è una razza rustica, forte e intelligente. Scopriamo di più su questo maestoso cane dell’Italia del Sud che non conosce cosa sia la paura.
Origine
La storia del Mastino napoletano ci fa viaggiare molto nel tempo, portandoci indietro al IX secolo a.C.. È questa la datazione di un bassorilievo assiro conservato al British Museum della capitale inglese in cui figura un cane dall’aspetto simile al Mastino napoletano. L’origine di questa razza è infatti molto antica, ma le prime notizie certe su questo Mastino risalgono all’epoca romana.
L’odierna razza sarebbe per l’esattezza un discendente del Mastino romano, un molossoide utilizzato nei combattimenti nelle arene per la sua stazza e la sua grande potenza che riuscivano a sottomettere i gladiatori e gli animali selvatici. Nel corso della storia l’animale venne utilizzato principalmente come cane da caccia, ma fu nel periodo del brigantaggio che la razza ebbe la sua più grande diffusione.
I briganti italiani ero spesso visti con un Mastino napoletano al proprio fianco e nelle rivolte non facevano mai a meno del cane. La sua struttura massiccia e la sua immensa forza vennero utilizzate per incutere timore in tutto il Mezzogiorno. Intorno al XX secolo la razza però scomparve quasi del tutto tant’é che si temeva si fosse estinta.
Dopo anni questo cane fu riscoperto intorno al 1946 dallo scrittore Piero Scanziani. Il suo standard fu redatto tre anni dopo nel 1949 in Italia e nel 2004 dall’American Kennel Club. Poiché i pochi esemplari rimanenti popolavano le campagne del Napoletano e dell’Avellinese la razza fu chiamata in seguito Mastino napoletano.
Aspetto
Il Mastino napoletano è un cane di taglia grande appartenente al gruppo Cani di tipo Pinscher e Schauzer-Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri, sezione Molossoidi dell’ENCI. Al garrese l’altezza del cane è mediamente di 70cm per i maschi e 65 per le femmine. Il peso ideale di questa razza si aggira invece rispettivamente sugli 80-90kg e 60kg.
Il Mastino napoletano è un cane dotato di una struttura robusta e pesante. La testa è massiccia, ma corta, l’abbondante pelle cadente sul suo muso schiacciato forma le sue famose rughe che contraddistinguono questo animale. Gli occhi sono rotondi e ben distanziati, le orecchie di medie dimensioni e di forma triangolare. La costituzione robusta si nota su tutto il corpo del cane, persino la coda è grossa e larga alla radice e leggermente affusolata in punta.
Il pelo del Mastino napoletano è corto e uniforme in ogni punto. I colori del mantello ammessi dallo standard sono grigio, piombo e nero, mogano, fulvo e fulvo cervo.
Che carattere ha un Mastino napoletano?
Il Mastino napoletano è un cane molto intelligente, dolce con i bambini e legato profondamente al suo proprietario. Avendo un rapporto così stretto con il nucleo familiare, il cane soffre spesso di ansia da separazione ed è piuttosto sospettoso alla presenza di estranei. Può avere difficoltà ad accettarli nel suo ambiente e lo stesso avviene con altri cani. La razza è infatti dominante.
Questo cane è molto coraggioso, leale e tranquillo. A tratti il Mastino napoletano è anche un cane pigro con un livello di energia moderato. Seppur possa sembrare goffo nei movimenti vista la sua mole, non lo è affatto. L’animale è agile e pronto a scattare in niente se avverte un pericolo. Si dimostra estremamente protettivo, vigile e attento per difendere la sua famiglia in qualunque momento sia necessario un suo intervento.
Quanto mangia un Mastino napoletano?
Il Mastino napoletano ha una dieta molto ricca in termini di quantità. Un cucciolo mangia almeno 300 g al giorno, mentre per un esemplare adulto non si dovrebbe mai scendere sotto gli 800g di carne, riso o crocchette di qualità quotidiani. La dose giornaliera si aggira infatti su 1kg.
Come educare un cucciolo di Mastino napoletano
Il Mastino napoletano è una razza sveglia, ma dominante e indipendente. La sua educazione può essere perciò una sfida che può essere vinta con costanza, pazienza e fermezza. Prima si inizia con l’addestramento meglio è perché da piccolo la sua indole dominante può essere tenuta a bada con più facilità. Con questo tipo di cane è raccomandata una educazione di obbedienza di base piuttosto che attività di agility, non tanto indicante per il Mastino napoletano.
Siccome il Mastino napoletano non tollera molto i cani che non conosce, si consiglia di far socializzare da subito il cucciolo con i suoi simili il più possibile. In generale più un cane trascorre del tempo alla scoperta e conoscenza degli altri cani, meglio saprà relazionarsi da adulto.
Malattie
Il Mastino napoletano è un brachicefalo e come i Carlini e i Bulldog francesi l’animale è soggetto a una serie di problemi di salute dati dalla selezione estetica voluta dall’essere umano. Questo cane ha un’aspettativa di vita di 8-10 anni. Tra le patologie che interessano la razza vanno elencate:
- sindrome brachicefalica o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori (BAOS)
- displasia dell’anca e del gomito
- cherry eye o occhio a ciliegia
- cardiomiopatia
- rogna demodettica
- dermatite
- ipotiroidismo
- torsione gastrica
- allergie
Per via della sua conformazione il Mastino napoletano russa tanto e sbava ancor di più.
Rapporto con i bambini
Il Mastino napoletano si affeziona moltissimo a tutti i membri della famiglia, bambini compresi. Nei loro confronti sa essere gentile, amichevole e nonostante il suo livello di energia sia basso, non disdegna i giochi.
Per via della sua stazza il Mastino napoletano va supervisionato quando gioca con i bimbi più piccoli. Come abbiamo appena detto il cane adora i bambini e sa essere un perfetto animale di compagnia, ma la sua taglia grande e il suo peso potrebbero provocare incidenti involontari.
Curiosità
Il nome Mastino napoletano comparve solamente intorno agli anni ’60 del Novecento. Per indicare tale razza si utilizzavano altri appellativi quali “can ‘e pres” ossia cane da presa, “molosso italiano” o “cane mastino”.
Per molti dire Mastino napoletano equivale a dire il cane di Hagrid di Harry Potter. Nei film il suo Thor è proprio un Mastino napoletano descritto come affettuoso, ma fifone.
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