Mattarella: “La diversità è moltiplicatore della crescita civile”
- Roberto Antonini
- 07/06/2020
- Politica
- r.antonini@agenziadire.com
Il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per i 50 anni delle Regioni Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – “Siamo chiamati a una prova impegnativa: l’Italia ha le carte in regola per superare la sfida. Non vincera’ da solo un territorio contro un altro, non prevarra’ una istituzione a scapito di un’altra, ma solo la Repubblica, nella sua unita’. Decisiva sara’ la capacita’ di tenere insieme pluralita’ e vincolo unitari“. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo dice in un messaggio per i 50 anni delle Regioni.
Il Presidente ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Cinquant’anni or sono i cittadini delle Regioni a statuto ordinario vennero chiamati per la prima volta alle urne per eleggere i loro rappresentanti nei Consigli regionali. Si completava cosi’ il disegno dei Costituenti e la democrazia nel nostro Paese compiva un ulteriore, significativo passo in avanti, ampliando le sue basi e rafforzando il carattere pluralista delle sue istituzioni. La Repubblica nasce nel rifiuto del carattere autoritario e centralista dello Stato, inasprito dal regime fascista, contro la tradizione dei liberi Comuni e delle identita’ dei territori, ricchezza della civilta’ dell’Italia. Il principio di autonomia, delle Regioni e degli enti locali, e’ alle fondamenta della costruzione democratica, perche’ appartiene al campo indivisibile delle liberta’ e costituisce un regolatore dell’equilibrio costituzionale. L’esperienza delle Regioni ha attraversato diverse stagioni, e’ stata oggetto di confronti molto intensi, e di riforme che hanno modificato non solo il profilo legislativo e amministrativo degli enti, ma anche il funzionamento complessivo dei poteri democratici della Repubblica. Dopo mezzo secolo di esperienza la riflessione e’ ancora aperta, e la stessa lotta alla pandemia ci ha posto di fronte a nuovi interrogativi su come rendere migliore il servizio ai cittadini ed evitare che conflitti e sovrapposizioni tra istituzioni possano creare inefficienze paralizzanti o aprire pericolose fratture nella societa’. La liberta’ dei territori e l’autonomia delle comunita’ sono un contributo all’unita’ nazionale, nel quadro di una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Le intese tra Stato, Regioni, Comuni, Province sono parte qualificante dell’azione di governo. Le diversita’ – se non utilizzate in modo improprio – sono un moltiplicatore di crescita civile, economica, culturale. L’Europa stessa e’ chiamata a valorizzare la dimensione regionale, come vettore di integrazione. Affinche’ il pluralismo e la sussidiarieta’ assumano il valore che e’ loro proprio, e’ necessario che questi concorrano alla realizzazione dei principi fondamentali di solidarieta’ e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Le Regioni e le autonomie degli enti locali accresceranno le opportunita’ del Paese, anche in questa stagione di ripartenza, se sapranno contribuire a garantire e rendere effettivo il carattere universale dei diritti sociali e di cittadinanza del popolo italiano, al cui servizio tutte le istituzioni democratiche sono poste”.
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