Migranti, la Lega si appella a Mattarella: “Salvini non affronta sereno processo”

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Le polemiche dopo le chat tra alcuni magistrati pubblicate questa mattina dal quotidiano 'La Verità' diretto da Maurizio Belpietro Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – Una serie di messaggi privati tra alcuni magistrati, pubblicati questa mattina sul quotidiano ‘La Verità‘, scatenano una nuova polemiche sul processo a carico di Matteo Salvini a Catania per il caso di nave ‘Gregoretti’ e le relative accuse di sequestro di persona ai danni di migranti. E il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, chiede l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Al centro della questione, le chat private tra alcuni magistrati pubblicate questa mattina dal quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, nelle quali, secondo il leghista Romeo, si legge “la volonta’ di attaccare consapevolmente l’ex ministro Salvini, a prescindere dal merito della vicenda e a prescindere da quello che Salvini faceva”.

Per questo, il presidente dei senatori del carroccio si chiede “con quale serenita’ l’ex ministro Matteo Salvini, oggi senatore, possa affrontare il processo a carico a Catania”, e lancia un appello “al Presidente della Repubblica, che e’ anche il Presidente del Consiglio superiore della magistratura, affinche’ intervenga”.

“Ci tenevo a ricordare- dice Romeo prendendo parola al Senato- quanto abbiamo letto e appreso questa mattina e di cui parlava anche prima al senatore Salvini. Mi riferisco alle informazioni e intercettazioni pubblicate sul quotidiano ‘La Verita” che riguardano alcuni messaggi che si sono scambiati alcuni magistrati. Rappresentano sicuramente un fatto gravissimo per il nostro Paese” perche’ “quanto riportato nei confronti del senatore Salvini possiamo immaginare che possa essere stato riportato anche nei confronti di tante altre persone o uomini politici”.

“Alcuni magistrati di diverse correnti”, prosegue Romeo, “mettono in evidenza e criticano l’allora ministro Salvini, nonche’ vicepremier. Da quanto si vede dalle intercettazioni sul decreto sicurezza sembrerebbe che dicano che ha ragione, ma che si deve attaccare. Anzi, sul tema addirittura di una ricerca di alcuni elementi riguardanti i bilanci del partito della Lega, si dice che si deve arginare Salvini”.

Per il capogruppo della Lega “e’ come se ci fosse la volonta’ di attaccare consapevolmente l’ex ministro Salvini, a prescindere dal merito della vicenda e a prescindere da quello che Salvini faceva” e “questo e’ un fatto gravissimo”.

Cio’ detto, “di fronte a questi fatti, a questo punto noi ci chiediamo con quale serenita’ l’ex ministro Matteo Salvini, oggi senatore, possa affrontare il processo a carico a Catania? Con quale serenita’ di giudizio il senatore Salvini puo’ affrontare questo? Noi ci appelliamo al Presidente della Repubblica, che e’ anche il Presidente del Consiglio superiore della magistratura, affinche’ intervenga perche’ riguarda tutti”, conclude Romeo.

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