Mio figlio non vuole fare niente

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Mio figlio non vuole fare niente, perchè succede? Per un genitore è davvero molto difficile vedere il proprio figlio senza voglia di fare nulla, ma ancora più complicato è capirne il motivo e, soprattutto, trovare una soluzione. Questa situazione può avere diverse cause, che possono essere riconducibili alla semplice noia o a questioni emotive o comportamentali più profonde.

Come capire perchè mio figlio non vuole fare niente

Qui vi riportano alcuni consigli utili per affrontare al meglio la situazione.

1. Osserva e ascolta

Prova a osservare e capire se ci sono momenti specifici in cui non vuole fare niente o se ci sono attività che in passato gli piacevano. Spesso, dietro un’apparente apatia, ci possono essere emozioni non espresse, come stress, ansia o frustrazione.

2. Crea una routine equilibrata

Una routine regolare, con momenti strutturati per compiti, gioco e altre attività, può dare stabilità e ridurre l’inerzia. Proponi attività brevi e semplici all’inizio, per aiutarlo a costruire l’abitudine di fare piccole cose ogni giorno.

3. Incoraggia interessi e passioni

Aiutalo a esplorare nuovi interessi, magari proponendo attività a cui non ha mai pensato. Se lo vedi entusiasta di un gioco o di un hobby, anche se sembra piccolo, valorizzalo e dimostra interesse. Anche i successi inaspettati possono aiutarlo a trovare motivazione.

4. Mostra empatia e non giudizio

Spesso i bambini si sentono oppressi dalla pressione di “fare qualcosa”. Cerca di rassicurarlo: fagli capire che non deve sempre eccellere, ma semplicemente provare a fare cose che possono renderlo felice o appagato.

5. Coinvolgilo in attività familiari

Fare cose insieme in modo informale, come una passeggiata, cucinare o giocare a un gioco da tavolo, può aiutarlo a sentirsi motivato. Questi momenti di connessione possono anche aprire la porta a conversazioni più profonde e spontanee.

6. Sostegno professionale, se necessario

Se questa mancanza di motivazione persiste e noti segnali di isolamento, tristezza o rabbia, potrebbe essere utile parlare con un professionista. Psicologi e counselor infantili possono aiutare a identificare se ci sono cause emotive o comportamentali più complesse.

Una cosa che non dovrebbe mancare mai è il supporto, infatti la motivazione non sempre arriva subito, ma il sostegno può sicuramente fare la differenza ed accelerare l’attivazione.

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