Mont’e Prama, due nuovi Giganti di tremila anni fa trovati nella “Pompei sarda”

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Altri due giganti hanno rivisto la luce dopo l’avvio dei nuovi scavi a Mont’e Prana, grande necropoli sarda che copre un’area di circa 160mila metri quadrati nei pressi di Cabras, Provincia di Oristano.

I torsi possenti, gli scudi e gli altri frammenti ritrovati sarebbero i resti di due pugilatori, maestose statue in roccia vulcanica alte più di due metri e realizzate tremila anni fa, all’epoca dell’antica Civiltà nuragica.

Le nuove statue sono state rinvenute nella zona sud della necropoli, in un’area non ancora perlustrata in precedenza.

Mont’e Prama è una grande miniera che oggi restituisce altri tesori, grazie alla campagna di scavi in esecuzione da parte della Soprintendenza e che sono fondamentali per comprendere il nostro passato mitologico – le parole del Sindaco di Cabras Andrea Abis.

Gli scavi presso il sito erano ripresi lo scorso aprile e sono seguiti dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari e Oristano. A poche settimane dall’inzio dei lavori, il nuovo straordinario ritrovamento.

Il ritrovamento delle due nuove statue a Mont’e Prama conferma l’eccellente qualità del lavoro svolto dalla Soprintendenza di Cagliari. A nome della Fondazione faccio i più sinceri complimenti alla Soprintendente Monica Stochino e all’archeologo Alessandro Usai, direttore scientifico degli scavi. Il lavoro di ricerca, conservazione e tutela corre parallelo a quello di valorizzazione e promozione: sono certo che su questo, Ministero e Fondazione, confermeranno di saper lavorare proficuamente assieme, come fatto in questi mesi. Dal canto nostro, già acquisiti corposi finanziamenti dalla Regione Autonoma della Sardegna, siamo pronti a portare al tavolo tecnico un progetto di grande restauro didattico, aperto al pubblico – coordinato dalla Soprintendenza – da svolgersi presso il Museo di Cabras- il commento di Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama.

Ora i resti dovranno essere puliti con cura per non danneggiare la delicata pietra usata per scolpirli, poi andranno ad aggiungersi all’esercito di guerrieri, arcieri e pugilatori in pietra già ritrovati in passato nella “Pompei sarda”.

Secondo gli esperti, però, potrebbero arrivare presto nuove sorprese: è possibile che nelle prossime settimane la zona tornerà a far parlare di sé grazie ad altri ritrovamenti.

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Fonti di riferimento: Comune di Cabras-Facebook/ANSA/Museo Cabras

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