Mortal Kombat, 10 tra le fatality più clamorose di sempre
Attenzione, qui parliamo di Mortal Kombat quindi se già non lo conoscete (e lo amate alla follia, ovviamente) sappiate che in contenuti di questo articolo non sono per chi non gradisce -stiamo parlando di videogiochi, si intende- combattimenti, spargimenti di sangue e mosse violente.
Mortal Kombat è un picchiaduro ad incontri, uscito per la prima volta nel 1992. Ha la caratteristica di essere particolarmente cruento e quello che ha fatto impazzire i giocatori fin da subito sono le fatality, cioè le mosse conclusive (estremamente brutali) con le quali si può uccidere l'avversario. Il colpo di teatro, insomma. Creative, sorprendenti, meravigliosamente splatter, le fatalities sono state tradotte anche nel film di Mortal Kombat diretto da diretto da Simon McQuoid, che arriverà in Italia a maggio. Mentre aspettiamo di vederle in tutto il loro splendore declinato in chiave cinematografica, vi proponiamo 10 tra le più belle fatalities di sempre del videogame.
Come sempre, abbiamo dovuto fare una scelta. E come sempre, perdonateci se abbiamo lasciato fuori dall'elenco qualcosa di fondamentale.
Kung Lao- Flower Pot
Se diciamo ‘cappello’ e ‘vaso di fiori' pensereste mai a qualcosa di estremamente violento? No, vero? Invece i creatori di Mortal Kombat ci sono riusciti e la mossa di Kung Lao è un capolavoro coreografico e -ahem- di arrangiamento floreale
Scorpion- Toasty
The simpler, the better. Non è che qui ci sia chissà che di creativo, rispetto ad altre fatalities, ma ci siamo davvero tanto affezionati a quel ‘Toastyyy’ di Skorpion e al suo getto di fuoco, senza nemmeno bisogno che qualcuno gli dica Dracarys!
Kano-Heart Rip
Un altro grande classico, lo strappo del cuore. Molto ‘Indiana Jones e il Tempio Maledetto’, va di pari passo con la Spine-Rip di Sub Zero, che una versione più complessa, diciamo così, dello strappo nonché una delle mosse più belle di sempre.
Liu Khang-Dragon
Cosa c'è di meglio, per finire l'avversario, che trasformarsi in un dragone? Un metodo veloce per diventare imbattibili. E in questo caso Liu Khang preferisce non arrostire l'avversario, ma staccargli direttamente la testa e farci anche uno spuntino.
Mileena- Man's Eater
Questa è una delle fatalities più divertenti (se non sei la vittima) e inaspettate. Mileena si avvicina all'avversario e improvvisamente lo risucchia, sputando solo le ossa. Il tutto con una mossa velocissima. Il potere di Mileena di digerire le proteine è oggettivamente ammirevole.
Liu Khang- Arcade Drop
Scusate per la doppia citazione di Liu Khang ma non potevamo non mettere questo capolavoro di autocitazione del videogioco. La mossa finale è un cabinato arcade di Mortal Kombat che piomba sul nemico, schiacciandolo. Semplicemente geniale.
Sindel-Migraine
Avete presente quando qualcuno vi sta parlando a raffica e per chiedere pietà gli dite ‘basta, mi stai facendo esplodere la testa?’. Ecco, Sindel ha un metodo per ridurre la testa dell'avversario in polpette e le basta soltanto un urlo. Meglio non farla arrabbiare, davvero.
Goro-Peek-A-Boo
Per chi non lo sapesse, Peek-A-Boo è la versione inglese del nostro Cucù, la frase che accompagna il gioco che si fa con i bambini molto piccoli, quando ci si copre il viso con le mani e poi lo si scopre improvvisamente. Ecco, questa è una versione decisamente splatter e la testa dell'avversario non spunta proprio dietro le mani…
Sub Zero- Skeleton Rip
Perché limitarsi a colpire una sola parte del corpo dell'avversario, quando con una sola mossa si può tirar fuori il suo intero scheletro? Sub Zero ha evidentemente il dono del risparmio di energie e fa tutto in una volta sola
Sonya, Kiss of Death
Che sarà mai, un bacetto inviato verso l'avversario? Un segno di pace? Quando si tratta di Mortal Kombat, anche i baci diventano il prodromo di una carneficina. Ed è quello che capita con il Kiss of Death di Sonya, che appena raggiunge l'altro combattente crea sempre qualcosa di terribile. Smembramenti, vomito incontrollato e mortale, you name it.
Menzione d'onore, le Babality
Non potevamo che concludere con il capolavoro dei capolavori: essere ridotti in cenere è brutto. Anche finire senza scheletro non è il massimo. Ma in Mortal Kombat la cosa più umiliante per un combattente (e divertentissima da guardare) è quella di essere trasformato in un bambino piangente!
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