Multisala Macherione, il 2025 si apre con “Annata ricca, massaru cuntentu”

Condividi
Tempo di Lettura: 3 minuti

Il 2025 al Multisala Macherione non poteva che aprirsi con “Annata ricca, massaru cuntentu”, un classico di Nino Martoglio che vuol essere anche di buon auspicio per quella che ci auguriamo possa essere un’<<annata ricca>> di spettacoli di qualità e pubblico soddisfatto.

La stagione teatrale “E Palcoscenico Sia!” del Multisala Macherione, sabato 11 geènnaio 2025, alle 20:45, vedrà in scena la Compagnia Teatrale “Dietro le Quinte” di Belpasso con “Annata ricca, massaru cuntentu”, commedia in due atti diretta da Gianfilippo Tomaselli.

Una grande opera corale, una garanzia trentennale di esperienza attoriale e competenza teatrale. Più di trenta personaggi in scena fra interpreti e musicisti per quella che è considerata la commedia più erotica di Nino Martoglio. Questa fresca e allegra commedia rientra nel canone del teatro dialettale siciliano, belpassese, in particolare. Molti l’hanno considerata un’opera incompiuta ma a ben guardare un finale c’è.

Scritta nel 1914, in lingua italiana, nel clima della guerra, e ripresa in dialetto siciliano nella stesura in due atti nel 1921, “Annata ricca, massaru cuntentu” concentra in sé tutta la bellezza delle tradizioni rurali siciliane, facendosi, al contempo, fautrice di un clima di frizzante e coinvolgente allegria.

Ambientata durante il periodo della vendemmia, precisamente il 29 settembre, festa di San Michele Arcangelo, l’opera diventa di inestimabile valore per la trasmissione di usi e costumi della nostra Terra, tradizioni di  cui dovremmo diventare difensori e custodi. Numerosi sono i riferimenti alle abitudini dei nostri avi; dalla conta delle “sarme” di mosto, all’uso di chiamare i suonatori per segnare il tempo ai pigiatori d’uva, salvo poi approfittarne per improntare una bella controdanza e interrompere il lavoro.

La musica, mista all’effetto inebriante del vino ed al calore delle ultime notti d’estate, finisce con l’avere un effetto eccitante sui protagonisti della commedia. Massaru Michelangelo, proprietario della masseria, recentemente sposato in seconde nozze con una donna più giovane di lui, è vittima della passione adultera della moglie per il focoso carrettiere Marianu il quale affascina e seduce ogni donna della contrada. Anche la figlia di massaru Michelangelo, Pina, sembra essere ubriaca di passione e cerca di soddisfare i suoi desideri con il timido e impacciato Filiberto che, sfortunatamente, non riesce a “ricambiare” le sue attenzioni. Insomma, da questo clima di tradimenti e passioni nessuno esce incolume, impossibile non cedere all’ebbrezza e all’allegria. Nel mettere in scena una commedia così ricca e celebre non si poteva rischiare affatto di tradire quella che è la sua natura originale. La ricchezza di un linguaggio arcaico ed estremamente figurato, ricco di metafore sottili e doppi sensi è stata preservata e mantenuta, affidando totalmente alla recitazione il compito di far capire l’intrinseco significato delle allegorie con cui Martoglio riempie il testo.

“Accostiamoci a questa rappresentazione come se dovessimo risolvere tanti piccoli indovinelli ed armiamoci di un pizzico di malizia e perspicacia per cercare di comprendere, fino in fondo, il senso di ogni singola parola. – afferma il regista Gianfilippo TomaselliSecondo il mio umile parere, “Annata ricca, massaru cuntentu” dovrebbe essere considerata una vera e propria operazione culturale in quanto, non solo mostra il modo in cui i nostri antenati effettuavano la vendemmia, con modalità e attrezzature che ormai non si usano più, ma rispolvera anche un linguaggio e dei modi di dire ormai caduti in disuso. Sarebbe bello, anzi, che a fine spettacolo ci venissero chiesti chiarimenti da un pubblico attento e affamato di cultura siciliana.” – conclude il Direttore della Compagnia Teatrale “Dietro le Quinte” di Belpasso, Gianfilippo Tomaselli.

Biglietto intero: 13 euro – Biglietto in prevendita: 10 euro.

La prevendita si chiude due giorni prima dello spettacolo.

E’ possibile acquistare il biglietto con la Carta del Docente e la Carta Cultura.

Disponibile anche il servizio navetta.

Loading