Nasce Voma, il primo museo esclusivamente virtuale che va installato sul computer
La terapia per le anime insofferenti, la cura e la guarigione, la bellezza che salverà il mondo: questa è l’arte, quella forma di creatività ed espressione alla quale nessuno di noi può rinunciare.
E lo abbiamo visto, anzi vissuto in prima persona quando durante la pandemia, impossibilitati nelle interazioni e nei spostamenti, abbiamo utilizzato proprio questa nobile disciplina come strumento per comunicare con l’esterno, per aprire dei dialoghi con il resto del mondo e per immergerci nelle meraviglie create dall’uomo.
Quella che soltanto alcuni anni fa era una realtà di nicchia, oggi è parte della nostra quotidianità. Le visite virtuali ai musei, infatti, ci consentono, attraverso gli occhi, di arrivare dove il corpo non può.
È stato proprio durante il lockdown che abbiamo scoperto quanto potesse essere gratificante entrare all’interno di mostre e musei, osservare esposizioni e posare lo sguardo su celeberrimi capolavori grazie alla tecnologia. È stata l’arte, ancora una volta, a rafforzare dal punto di vista emotivo la permanenza in casa, oltre a permetterci di ampliare i nostri orizzonti.
Certo, mai avremmo immaginato che un giorno il museo sarebbe entrato a pieno titolo nelle nostre case, o meglio sul nostro computer. E invece è successo con la nascita di VOMA, il Virtual Online Museum of Art, inaugurato il 4 settembre.
Quello in questione sarà il primo museo virtuale completamente interattivo al mondo, che conserva “al suo interno” opere di rinomate istituzioni, tra le quali il Musée d’Orsay, il Whitney Museum of American Art, il Museum of Modern Art di New York City e l’Art Institute of Chicago, e che mette l’esperienza virtuale al centro di tutto.
L’idea è nata dalla mente creativa dell’artista Stuart Semple che, insieme ad architetti, designer, esperti di gaming e curatori museali, ha dato vita al VOMA, il primo museo virtuale e interattivo del mondo visitabile da chiunque, e da ovunque, gratuitamente.
Il museo non ha una sede fisica, la sua presenza è però più forte che mai in rete. È qui che i visitatori, grazie a una connessione a internet, potranno apprendere le storie e ammirare i capolavori degli artisti di tutto il mondo. Non solo esposizioni, VOMA organizzerà talk ed eventi, dibattiti e molto altro ancora mettendo in connessione opere, artisti e pubblico.
Gli interni architettonici, della sede virtuale del museo, sono stati curati da Emily Mann: forme semplici e pulite accompagnano il visitatore in questo viaggio immersivo nell’arte. Il museo è ovviamente aperto a tutti e si guadagna un posto d’onore tra i programmi del nostro device. Sì perché VOMA può essere scaricato sul proprio computer, per avere l’arte a porta di click.