Non mischiate MAI questi detergenti o disinfettanti, parola di chimica!
Detergenti e disinfettanti, anche quelli naturali, sono composti chimici, che per loro natura reagiscono, e quindi devono essere usati con attenzione. Con la pandemia da Covid-19, inoltre, si sono diffusi anche alcuni disinfettanti come prodotti di igiene per la casa, a loro volta compositi chimici più o meno reattivi, che vanno usati cum grano salis per evitare spiacevoli se non pericolosi incidenti.
Innanzitutto, è bene sapere cosa sono chimicamente i detergenti più comuni, che hanno nomi commerciali ormai molto comuni:
- Candeggina (detta anche varecchina) – Chimicamente ipoclorito di sodio (NaClO), è corrosiva, dannosa per pelle e occhi e letale se ingerita.
- Ammoniaca (NH3) – Non tutti sanno che in realtà questa sostanza è un gas, quindi quella che compriamo, di solito al 5% – 10% è in realtà gas disciolto in acqua. È corrosiva e tossica.
- Soda caustica – Chimicamente idrossido di sodio (NaOH), è alla base dei prodotti usati per eliminare i depositi di grasso negli scarichi e nei forni. È corrosivo e può danneggiare pelle e occhi per contatto. Anche i fumi della reazione con i grassi sono pericolosi se vengono inalati.
- Acido muriatico – Chimicamente acido cloridrico (HCl) è alla base dei prodotti per la pulizia del bagno per evitare la necessità di un lungo risciacquo. È corrosivo e tossico.
Ecco, tutti questi comunissimi detergenti sono molecole molto reattive, che quindi devono essere usate con cura, evitando di mescolarle. Leggi anche: Pulizie domestiche: i detergenti chimici fanno male quanto 20 sigarette al giorno
Facciamo qualche esempio:
- se la candeggina viene a contatto con l’acido muriatico si sviluppa cloro, molto pericoloso, a quelle concentrazioni, per l’apparato respiratorio.
- se si miscela candeggina con ammoniaca si forma acido ipocloroso e quindi acido cloridrico, che reagirà con l’eccesso di candeggina riformando cloro gassoso. Inoltre questo può reagire ulteriormente con l’ammoniaca formando clorammine corrosive e tossiche (R2NCl).
- se l’ammoniaca è particolarmente concentrata, si può formare idrazina (N2H4), i cui vapori tossici sono esplosivi all’aria e possono causare ustioni e lesioni oculari, ma difficilmente si raggiungono questi valori e soprattutto la temperatura richiesta, che deve superare i 100°C.
- se la candeggina viene miscelata con prodotti contenenti alcol etilico (C2H5OH), ultimamente molto usato per disinfettare le superfici come antiCovid, si può formare cloroformio (CHCl3), un potente anestetico.
- se la soda caustica si mescola con l’acido muriatico, purtroppo, non si formano gli onnocui cloruro di sodio (NaCl) e acqua (come spiegano sulla carta nei corsi di chimica), perché questi prodotti sono tutti ad elevata concentrazione e in queste condizioni la miscelazione rapida genera molto calore e fumi, che potrebbero contenere cloro o altre miscele gassose contenenti cloro.
Inoltre, in generale, la miscelazione di prodotti così concentrati spesso genera molto gas e calore, che possono rompere o bruciare contenitori sigillati.
Le alternative esistono e provengono prevalentemente dalla natura. Ma anche questi prodotti sono fatti di composti chimici, quindi il consiglio principale è sempre leggere l’etichetta per capire qual è l’esatta composizione del prodotto.
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Se comunque dovessero verificarsi situazioni spiacevoli come mix accientali, può essere sufficiente areare i locali dove si soggiorna o al limite aggiungere acqua che diluisce le molecole “pericolose” rendendo tutto meno reattivo. Ma se si dovessero avvenire sintomi preoccupanti è necessario rivolgersi a un medico.
Fonte: Chemistry World
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