Orlando “noi Sindaci in prima linea, lo Stato ci aiuti”
PALERMO (ITALPRESS) – “Ormai da mesi gli amministratori pubblici a tutti i livelli si confrontano con una realtà che nessuno prima aveva dovuto affrontare. L’emergenza legata al Covid-19 con il suo carico di lutti ha portato con sè anche una gravissima crisi sociale ed economica che ha investito i cittadini e con essi le amministrazioni locali, che sono ‘la faccià dello Stato a più diretto contatto con la popolazione”. Così, al quotidiano la Sicilia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“Pur fra mille difficoltà e incertezze, con gli strumenti che lo Stato e la Regione hanno messo a disposizione – sottolinea -, i Sindaci hanno cercato di venir incontro a tutti, di fare in modo che nessuno fosse lasciato da solo utilizzando i propri servizi sociali e lo straordinario impegno del terzo settore”.
“Oggi noi sindaci – aggiunge – siamo ancor più di prima chiamati a trovare il punto di equilibrio fra interessi, tutti legittimi ma a volte contrastanti, sapendo, avendo scelto di dare la priorità assoluta e indiscutibile alla tutela della salute, che è tutela della vita. Noi sindaci siamo chiamati ad assumere decisioni che possono a volte essere o apparire impopolari, ma dobbiamo farlo perchè in quadro di insieme abbiamo scelto, credo che dobbiamo scegliere la vita, la tutela della vita prima di qualsiasi altro diritto. Oggi, di fronte ad un sistema sanitario che sempre più si mostra in affanno tanto nelle strutture ospedaliere quanto in modo preoccupante nella medicina territoriale nonostante l’impegno estenuante e ciò nonostante e con mortificazione dell’impegno del personale sanitario, noi Sindaci siamo chiamati a fare la nostra parte per ridurre quanto più possibile la pressione sugli ospedali e sulle strutture di pronto soccorso, adottando ogni provvedimento utile a ridurre il contagio”.
“Questo i cittadini devono capire – prosegue il sindaco di Palermo -, questo spero e credo comprendano: oggi ogni scelta fatta è dettata dalla volontà di salvare vite umane di fronte a una pandemia di dimensioni e gravità tali che mai l’umanità ha in passato affrontato. Purtroppo spesso i Sindaci sono stati lasciati con armi spuntate di fronte a questo loro impegno che riguarda attenzione alla cura dei malati, la prevenzione della malattia con azioni di contrasto al contagio e la cura del tessuto sociale ed economico. Ne è simbolo il fatto che di fronte alla (giusta) indicazione di non riscuotere le tasse da chi ha subito un danno economico a causa del Covid, gli interventi compensativi promessi e programmati tardano ad arrivare, lasciando le casse dei Comuni in condizioni critiche, tali da rischiare l’interruzione di servizi essenziali. Ne è ancor di più simbolo il fatto che mentre l’Europa ha sospeso il cosiddetto ‘patto di stabilità’ permettendo quindi una straordinaria elasticità nei conti dello Stato per far fronte all’emergenza, la stessa elasticità non è stata data ai Comuni, che spesso, anche quando hanno degli avanzi, sono costretti a vincolare i propri bilanci e le proprie spese per centinaia di milioni di euro”.
“E’ un paradosso – l’Europa ha sospeso da mesi il patto di stabilità ma esso opera ancora in Italia! – che ho denunciato direttamente e ripetutamente al Presidente del Consiglio, ai Ministri Gualtieri e Lamorgese oltre ad altri Ministri e a tutte le rappresentanze parlamentari – sottolinea Orlando -. I Sindaci hanno complessivamente e in larghissima maggioranza assunto un ruolo di alto profilo istituzionale, ma di fronte all’emergenza, di fronte alla necessità di dover sostenere le nostre comunità così gravemente ferite, è necessario riconoscere che i Sindaci, proprio perchè ‘faccia dello Statò e quindi baluardo del sistema democratico, devono avere strumenti adeguati per dare il loro contributo a far sì che i cittadini ritrovino lo spirito di unità e responsabilità che ha caratterizzato la prima parte di questa crisi”.
(ITALPRESS).