Paesi abbandonati in Italia, se ne contano 6000. Ecco i più belli

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Per chi è in cerca di un itinerario di viaggio in Italia, fuori dalla folla e dalle mete caotiche, sappiate che nel Paese esistono dei suggestivi borghi e paesini abbandonati da secoli che hanno lasciato tracce indelebili delle persone che ci hanno vissuto.

Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, i paesi fantasma in Italia sono circa un migliaio, se si escludono stazzi e alpeggi. Per altri dati, però, il numero si attesta intorno a 6.000. In alcuni casi si tratta di piccoli agglomerati urbani eretti in zone impervie, ma che si vanno a inserire con grande armonia nel paesaggio circostante.

Ma cosa si intende per paese “fantasma”? Parliamo di un paese il cui centro abitato è praticamente scomparso, perché magari lo ha abbandonato per via di diverse ragioni negli anni e nei secoli. Un caso esemplare è, in Sicilia, Poggioreale.

I paesi fantasma del Sud Italia

Partiamo dall’ultimo paese fantasma citato, Poggioreale (Trapani): le sue rovine sono note in tutto il mondo, non solo in Sicilia, perché è uno dei borghi abbandonati più – tristemente – conosciuto. Poggioreale è anche il maggiore tra i paesi fantasma dell’isola (ce ne sono circa una decina, se non di più) e la causa del suo abbandono da parte degli abitanti è il terribile terremoto del 1968, che si abbatte sulla Valle del Belice, tra il 14 e il 15 gennaio di quell’anno. Grazie all’Associazione Poggioreale Antica, le rovine del paesino sono oggi ancora conservate e nonostante l’atmosfera spettrale del luogo, Poggioreale conserva oggi un fascino innegabile.

Poggioreale, case

Fonte: iStock

Una vecchia casa a Poggioreale

Sempre in Sicilia, un altro borgo fantasma è quello di Borgo Morfia, in provincia di Messina: si tratta di un antico borgo rurale, abbandonato per spopolamento negli Anni Sessanta, costruito una decina di anni prima (nel 1950) dall’Ente per la Riforma Agraria in Sicilia nel progetto Villaggi Schisina.

In provincia di Teramo, invece, si trova Valle Piola, paese disabitato dal 1977, sito nel comune di Torricella Sicura nel cuore dei Monti della Laga. Oltre a due casali di pastori, l’agglomerato urbano conta una dozzina di fabbricati risalenti al 1800 e la Chiesa di San Nicola.

Un borgo caratteristico della Basilicata è Craco, in provincia di Matera, che si è trasformato in un paese fantasma da quando la popolazione decise di abbandonarlo a causa dei continui terremoti che lo colpirono. Per anni rimasto nelll’incuria più totale, nel 2011 è stato sottoposto da un piano di recupero che lo ha riportato a nuova vita trasformandolo in una meta di grande interesse. Lungo un itinerario messo in sicurezza è possibile raggiungere Craco e fare un tuffo nel passato. Restando nella stessa regione, ma spostandosi in provincia di Potenza, si trova Campomaggiore Vecchia che è abbandonato dall’800, quando un terremoto costrinse la popolazione locale a rifondare il piccolo paese più a monte dando vita all’attuale centro abitato.

I borghi fantasma nel Nord Italia

Dal Sud passiamo al Nord Italia, dove si trovano altri paesi e cittadine fantasma come per esempio Consonno, in provincia di Lecco, dove attualmente vive solo una persona in quanto dal dopoguerra in avanti i cittadini lo abbandonarono progressivamente. Inizialmente, Consonno nacque come villaggio agricolo, ma negli anni si trasformò in una sorta di parco divertimenti all’aperto: la causa di tale mutamento dev’essere fatta risalire a quando il Conte Mario Bagno, imprenditore brianzolo, si interessò a Consonno negli Anni Sessanta e pensò appunto di creare nel borgo una sorta di Las Vegas italiana. Il progetto, troppo ambizioso dal punto di vista architettonico, non fu comunque mai portato a termine del tutto e nel 1976 una frana decretò lo spopolamento del luogo.

Consonno

Fonte: iStock

Il paese fantasma di Consonno

Spostandosi nella provincia di Sondrio, invece, si può fare tappa a Codera, piccolo centro ancora in parte abitato, a cui è possibile accedere solo a piedi mentre i residenti possono eccezionalmente usufruire di un servizio di elicotteri che atterrano in una frazione vicina.

In Liguria ci sono due borghi abbandonati molto caratteristici. Uno è Balestrino, in provincia di Savona, che è situato nell’entroterra di Loano ed è suddiviso in cinque frazioni collegate da stradine e sentieri boschivi: Borgo, Poggio Sottano e Poggio Soprano, Cuneo, Bergalla e Sambuco. Il secondo è Bussana Vecchia, in provincia di Sanremo, che venne distrutto quasi completamente da un terremoto nel 1887 causandone l’abbandono da parte degli abitanti che si spostarono circa tre chilometri più a valle, fondando il paese di Bussana Nuova. Il borgo è poi tornato a nuova vita intorno agli anni ’50 quando alcuni artisti italiani e stranieri andarono ad abitarci attratti dalla particolarità del luogo.

Su di una delle piccole isole che pullulano attorno a Venezia, invece, sta Poveglia: questo antico borgo abbandonato sembra essere più che altro popolato da spiriti. Se amate le storie di fantasmi troverete sicuramente affascinante questo luogo perché sull’isola c’è anche un ospedale abbandonato che veniva usato come Lazzaretto per moribondi e appestati e che oggi sembra essere davvero un luogo infestato. Insomma, se siete temerari e vi intrigano le creepy pasta, questo posto fa al caso vostro.

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