Palermo dichiara guerra alla droga in 4 quartieri, il Comune stanzia 1 milione

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Tempo di Lettura: 3 minutiPALERMO (ITALPRESS) – Coordinamento istituzionale e investimenti mirati per contrastare la piaga della tossicodipendenza nei quartieri più disagiati della città di Palermo. Un progetto che unisce Comune, Prefettura, Asp e Ufficio scolastico regionale e che prenderà il via nei prossimi mesi, puntando a ridurre quanto più possibile il consumo di droga soprattutto tra i giovani […]

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PALERMO (ITALPRESS) – Coordinamento istituzionale e investimenti mirati per contrastare la piaga della tossicodipendenza nei quartieri più disagiati della città di Palermo. Un progetto che unisce Comune, Prefettura, Asp e Ufficio scolastico regionale e che prenderà il via nei prossimi mesi, puntando a ridurre quanto più possibile il consumo di droga soprattutto tra i giovani attraverso attività di prevenzione, sensibilizzazione e aiuti sanitari.
Contro la crescita dei casi di tossicodipendenza era già stato istituito nei mesi scorsi un tavolo tecnico a Palazzo delle Aquile, adesso è invece pronto un bando da un milione di euro per l’attivazione di presidi e incontri all’interno delle scuole sia con i ragazzi che con i genitori: risorse che provengono dal Fondo nazionale Infanzia e adolescenza.
Il progetto, che partirà tra una decina di giorni, ha una durata iniziale di un anno e coinvolge quattro quartieri: Ballarò (al quale sarà dedicata la maggiore attenzione), Sperone, Zen e Borgo Vecchio. E’ stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo delle Aquile. A fungere da ulteriori facilitatori contro l’emergenza saranno un camper messo a disposizione dall’Asp, con funzione di sportello di ascolto e intervento medico-farmaceutico, e la presenza sul territorio dei cosiddetti peer educator, ovvero ragazze e ragazzi che hanno vinto la loro battaglia contro la tossicodipendenza e si spendono per evitare che altri facciano scelte sbagliate.
La droga su cui ricadono le preoccupazioni maggiori è il crack in quanto, spiega il sindaco Roberto Lagalla, “ha costi di mercato accessibili e dà dipendenza immediata. Grazie all’alleanza tra istituzioni è adesso possibile un intervento concreto contro la violenza della droga, un fenomeno drammatico che impegna quotidianamente la platea e la comunità sociale: il nostro è un programma di prossimità che fornisce assistenza ai ragazzi, unendosi allo sforzo delle forze dell’Ordine”.
L’esplosione della questione droghe è emersa con vigore nel 2022 ed è diventato da subito un tema caldo per il neo prefetto Maria Teresa Cucinotta: “Le periferie sono ancora troppo fragili, preoccupa soprattutto il fatto che il consumo di stupefacenti interessi fasce d’età sempre più basse – spiega, – La straordinaria sinergia che ho trovato su questa tematica con il Comune ci spinge a intervenire concretamente sui quartieri che presentano maggiori criticità”.
Il coinvolgimento delle scuole è, per l’assessore ai Servizi sociali Rosi Pennino, lo snodo fondamentale per istituire un dialogo con i giovani e le loro famiglie, al fine di tenerli lontani dal consumo di stupefacenti: “Purtroppo dove le attività produttive non si sviluppano, soprattutto nelle periferie, la circolazione delle droghe è in aumento e coinvolge soprattutto i ragazzi. Per fermare questo dramma abbiamo costruito un percorso non solo di presidi, ma anche di strategie sociosanitarie”, sottolinea Pennino.
Alla discussione ha preso parte anche Francesco Zavatteri, papà di Giulio, ucciso dal crack a 19 anni lo scorso 15 settembre: al giovane sarà dedicato, nella serata di domenica, un concerto al Teatro Massimo in cui si esibiranno una cinquantina di artisti e i cui fondi saranno destinati alla creazione di un centro di prima accoglienza per ragazzi con problemi di tossicodipendenza a Palermo. “Bene questo bando, il mio auspicio è che non sia una soluzione tampone. Dobbiamo sfruttare tutti i mezzi e le competenze che abbiamo a disposizione per intercettare questa piaga – afferma Francesco Zavatteri, – La droga si combatte con impegno e lavoro, ma anche con pene più severe per chi spaccia senza possibilità di scarcerazione anticipata. Non si combatte invece con i farmaci: non hanno alcuna utilità a contrastare il consumo, servono solo a trasformare i nostri ragazzi in zombie”.
“Il consumo di stupefacenti – dichiara il vice sindaco Carolina Varchi – è ormai una piaga sociale a Palermo. Esistono piazze di spaccio nelle quali, nonostante l’incessante operato delle Forze dell’ordine, non si smette mai di vendere la morte a tantissimi, soprattutto giovani, rovinando così le loro vite e, con esse, quelle delle famiglie. Questo primo, importante intervento strutturale della nostra Amministrazione, per il quale ringrazio l’assessore Pennino, è il frutto di un lungo lavoro di concertazione con tutti gli operatori interessati e offrirà un’assistenza a tutto tondo a quanti ne avranno bisogno. Confidiamo, con la presenza delle Istituzioni nelle piazze di spaccio che destano maggiore allarme sociale, di liberare tanti dal cappio della droga e affermare l’impegno dello Stato per la legalità”.
(ITALPRESS).

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