Palermo, Todaro “Assunzioni e mezzi più moderni per rilanciare Rap”

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Tempo di Lettura: 2 minutiPALERMO (ITALPRESS) – Alla Rap “ho trovato uomini e donne veramente votati a quest’azienda, molto più di quello che pensavo. Ero prevenuto ma in realtà c’è tantissima gente che davvero crede in quest’azienda e spera che acquisisca un vero status di azienda di pulizia e di igiene urbana”. Lo dice in un’intervista all’Italpress Giuseppe Todaro, […]

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PALERMO (ITALPRESS) – Alla Rap “ho trovato uomini e donne veramente votati a quest’azienda, molto più di quello che pensavo. Ero prevenuto ma in realtà c’è tantissima gente che davvero crede in quest’azienda e spera che acquisisca un vero status di azienda di pulizia e di igiene urbana”. Lo dice in un’intervista all’Italpress Giuseppe Todaro, presidente della Rap, società partecipata del Comune di Palermo che si occupa della gestione dei rifiuti. Rap “si scontra giornalmente con mille difficoltà, quali principalmente i mezzi e gli uomini. Si possono migliorare i sistemi organizzativi, noi lo faremo, presenteremo il mio primo piano industriale e proporrò quello che vorrò fare io nei prossimi tre anni a tutti gli Enti proposti. Il problema vero è che lottiamo anche con un’inciviltà dilagante”. Sul tema degli abbandoni illeciti dei rifiuti “saremo molto rigidi”, assicura.
“Do un dato, 110 abbandoni abusivi ogni giorno in città, di vario titolo. Per non parlare degli orari non rispettati e del materiale non idoneo gettato – afferma -. Se devo utilizzare il 20% dei mezzi e delle persone per sopperire all’inciviltà, non è corretto verso chi rispetta le regole. A volte siamo costretti a intervenire sull’emergenza non potendo coprire la regolare raccolta. Se tutti rispettiamo le regole diventa tutto più semplice”.
Il Piano industriale, il primo della gestione Todaro, alla guida di Rap da due mesi, si muoverà su tre assi principali: aumento delle risorse umane (“ci sono già concorsi in corso, prevediamo ulteriori assunzioni. Un primo step è stato autorizzato, è legato al pensionamento delle persone, in 70-80 all’anno vanno in pensione alla Rap); rifacimento e ammodernamento delle attrezzature (“abbiamo mezzi obsoleti, con livello di guasti altissimo, a volte il 25-30% non riesce a uscire la mattina; vogliamo che Bellolampo diventi un polo industriale, un centro di ricavi, come tutte le discariche”; e inoltre “dobbiamo togliere i cassonetti dalla strada”.
Il Piano industriale “prevederà investimenti importanti, e il Comune ci verrà dietro. Nel breve ci sarà qualche costo in più, ma con i recuperi della differenziata vogliamo migliorare la performance”. L’attualità dice però che Palermo rischia di andare incontro a una nuova emergenza rifiuti in piena estate. “Purtroppo la storia è contro di noi, è sempre successo che l’emergenza rifiuti portasse l’emigrazione del rifiuto con costi elevatissimi – afferma Todaro -. C’è un tavolo aperto da alcune settimane con Comune e Regione per cercare di evitare questo problema. Stiamo lavorando su più fronti. Il primo è il completamento della settima vasca di Bellolampo, stiamo lavorando tutti h24 per cercare entro luglio di dare la prima tranche; parallelamente stiamo facendo una serie di tentativi per portare alcune aree della discarica esistenti, che potrebbero avere piccole sacche disponibili, e che potrebbero permetterci di tamponare in caso di ritardi. Mi sento di dire con cautela che potremmo riuscire a evitare per la prima volta di non avere un’emergenza rifiuti. Ci stiamo provando, gli sforzi da parte di tutti ci sono”.
A breve termine, servirà una raccolta differenziata capillare. “Verrà un pò differenziata in funzione delle zone, la città non è tutta uguale. Faremo porta a porta, prossimità, incentiveremo i Centri comunali di raccolta – sottolinea -. Vogliamo gratificare il cittadino che porti i rifiuti nei Centri. Proverò a fare degli accordi anche con i supermercati”. Con la differenziata “diventiamo una città europea e utilizziamo molto meno la discarica, al di là della decisione o meno sul termovalorizzatore. Il tema – conclude – sarà poi convincere tutti a farla”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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