Palinsesti La7, Flavio Insinna è la novità

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Tempo di Lettura: 3 minutiMILANO (ITALPRESS) – Flavio Insinna è il volto nuovo de La7. Sarà lui ad occupare, a partire dalla nuova stagione televisiva dal lunedì al sabato a partire dalle 18,35 con un nuovo game show, la fascia che precede il TgLa7 di Enrico Mentana. La permanenza del direttore del TgLa7 per altri due anni, con il […]

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MILANO (ITALPRESS) – Flavio Insinna è il volto nuovo de La7. Sarà lui ad occupare, a partire dalla nuova stagione televisiva dal lunedì al sabato a partire dalle 18,35 con un nuovo game show, la fascia che precede il TgLa7 di Enrico Mentana. La permanenza del direttore del TgLa7 per altri due anni, con il prolungamento del contratto in scadenza fino al 2026, e un nuovo programma affidato allo storico Alessandro Barbero, sono le altre notizie consegnate oggi alla stampa dal presidente di Cairo Communication, Urbano Cairo, alla presentazione dei palinsesti 2024/2025. «Quello di affidare un game show nella fascia preserale è un progetto cui pensavamo da molti anni», ha ammesso Cairo. A condurre la trattativa è stato il direttore de La7 Andrea Salerno: «Con Flavio dividevamo lo studio delle Vittorie ai tempi della sua conduzione di “Affari tuoi”.
Il mio primo messaggio a Insinna per proporgli di venire a La7 è del 2018: lui disse di no. Così come lo scorso anno. Nel momento in cui la Rai è sembrata meno interessata abbiamo pensato che fosse la volta buona». E così è stato, anche se il contratto di Insinna non prevede un’esclusiva per il game show (ancora senza titolo, adattamento dello statunitense Family Feud basato sulle risposte più comuni ai sondaggi di opinione) che gli sarà affidato. Alessandro Barbero, invece, sarà al timone di «26 puntate da mezzora in seconda serata in cui risponderà alle domande che arriveranno via sms, social, e si chiamerà “Barbero risponde”», anticipa Cairo. Dallo stesso presidente è arrivata la riconferma di tutti i volti de La7: Gruber, Formigli, Gramellini, Augias, Floris, Nerazzini, Cazzullo, Aprile, Gabanelli. «Non ci sono uscite da La7, il clima è positivo, il momento magico e tutti sono felici di restare», ha continuato Cairo. Rimane un punto interrogativo la presenza di Luca Telese che dal 1° ottobre assumerà la direzione de Il Centro: «Vedremo se le cose sono compatibili con il suo nuovo impegno».
Non ci sono stati contatti, invece, con Serena Bortone: «Non ho mai pensato a lei», dice Cairo che non pensa neppure di allargare l’offerta in altri ambiti, sport compreso a parte la messa in onda per un’altra stagione della Saudi League di cui ha acquisito i diritti anche per il prossimo anno. “Il nostro posizionamento è sull’informazione, sull’intrattenimento intelligente. La7 non è interessata allo sport, anche se io credo sia un grande catalizzatore», ha aggiunto. I numeri gli danno ragione: «La7 è una rete molto in salute. Siamo reduci dalla stagione migliore di sempre: siamo passati dal settimo posto al quinto posto in prime time nei primi mesi della scorsa stagione, e al quarto nella seconda parte. Saliamo al terzo posto se includiamo il TgLa7», ha infatti affermato Cairo sottolineando che nel 2022 è «arrivato il piccolissimo utile di 100mila euro nel 2022, il più bello delle mie attività». La presentazione è stata anche occasione di parlare della proposta di Matteo Salvini di abbassare il canone Rai innalzando i limiti pubblicitari: «L’Italia è un unicum, noi competiamo in un mercato con una situazione molto squilibrata. La Rai dovrebbe fare il servizio pubblico: pensare di ridurre il canone per aumentare la pubblicità mi sembra una cosa un pò confusa, non capisco il progetto finale. Credo che La7 per il tipo di palinsesto meriterebbe una quota di canone», ha commentato Cairo ribadendo che non ha alcuna intenzione di entrare in politica. «A me piace fare l’imprenditore, ho un gruppo articolato con 4500 dipendenti. Sarebbe impossibile pensare alla politica», ha sottolineato. E sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha attaccato frontalmente alcune trasmissioni de La7 ha detto: «Sono editore di La7 da 11 anni in cui ho lasciato massima libertà a editorialisti e conduttori. Ho avuto lamentele da parte di tutti i Governi, dal 2013 a oggi, sia privatamente sia pubblicamente. Visto che sono lamentati tutti vuol dire che non abbiamo pregiudiziali. Facciamo domande, ospitiamo tutti coloro che vogliono venire. La nostra è una televisione libera». Infine sulla concorrenza del gruppo Discovery ha commentato: «Abbiamo grande rispetto, come per tutti i nostri concorrenti, ma noi siamo nella stagione migliore. Diciamo che c’è spazio per tutti».
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS)

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