Pensione anticipata per le mamme lavoratrici
Le mamme lavoratrici possono andare in pensione prima?
Si tratta di una riduzione di quattro mesi ogni figlio, fino ad un massimo di 12 mesi, per accedere alla pensione di vecchiaia in anticipo.
La richiesta è stata presentata dalla Lega con un emendamento al decreto sulla Riforma delle Pensioni, che si trova ancora in commissione Lavoro al Senato in attesa di essere convertita in legge.
Pensione anticipata per le mamme lavoratrici, ecco cosa cambia
La soglia per accedere alla pensione di vecchiaia potrebbe ulteriormente abbassarsi grazie alla Riduzione per Figli.
Quest’ultima agevolazione è stata proposta in un emendamento dalla Lega per favorire il prepensionamento della mamme che lavorano. In sostanza si anticiperebbe l’età per andare in pensione di ulteriori 4 mesi per ciascun figlio, fino ad un massimo di 12 mesi.
Oggi per accedere alla pensione di vecchiaia servono 67 anni e 20 anni di lavoro con contributi regolarmente versati, mentre per poter richiedere la pensione anticipata servono 41 anni e 10 mesi di contributi versati.
Se l’emendamento dovesse essere approvato e inserito nella legge della Riforma delle Pensioni, le mamme lavoratrici otterrebbero uno sconto sul requisito anagrafico da 4 a 12 mesi (quindi 66 anni e 20 di contributi) oppure uno sconto sul requisito contributi nel caso di pensione anticipata (40 anni e 10 mesi di contributi).
Al momento la proposta è rimasta tale, quindi è ancora in fase di studio.
Pensione anticipata mamme lavoratrici, chi ne avrebbe diritto
Come misure ufficiali che prevedono un anticipo per le lavoratrici, sono:
- la pensione anticipata con un requisito contributivo di 41 e 10 mesi indipendentemente dall’età;
- l’Opzione donna con un requisito contributivo di 35 anni e un requisito anagrafico con 58 anni di età se lavoratrici dipendenti e 59 anni di età se lavoratrici autonome, entrami i requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2018.
- Infine, l’Ape Sociale per le mamme, denominata “Ape Rosa”, prorogata per il 2019 e prevede i seguenti requisiti: sono richiesti 63 anni di età con uno sconto per le lavoratrici madri nel limite massimo di due anni sul requisito contributivo di 30 o 36 anni a seconda delle tutele. Quindi una lavoratrice può accedere all’ape sociale anche con 28 anni o 34 anni di contributi. Le tutele in sintesi richieste per poter accedere all’Ape Sociale sono: lavoratore disoccupato che ha perso involontariamente il lavoro e che da almeno tre mesi ha finito di percepire la Naspi; invalido con una percentuale uguale o superiore al 74 per cento; lavoratore Caregiver; lavoratori che svolgono lavori particolarmente pesanti e faticosi e rientrano nei “lavori gravosi” o nei “lavori usuranti”.
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