Peste suina africana, cosa sappiamo sul primo caso accertato a Roma

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Primo caso al di fuori della “zona rossa” compresa tra Piemonte e Liguria di Peste suina africana a Roma. Il primo caso accertato nella Capitale riguarderebbe il Parco dell’Insugherata, zona nord.

A segnalarlo sono l’Istituto zooprofilattico del Lazio e quello Zooprofilattico Umbria e Marche. Oggi è convocata la riunione del gruppo di esperti che lavora sulla Psa, che si riunisce periodicamente per analizzare i casi, come in Piemonte e Liguria, mentre è stato attivato il monitoraggio sulla zona per delimitare i confini dell’area interessata.

Dopo i focolai di aviaria, quindi, che avevano portato all’abbattimento di migliaia di animali negli allevamenti, il nostro Paese si ritrova a fare i conti con una nuova grossa minaccia: la peste suina africana. Il ritrovamento di alcuni cinghiali morti a seguito della malattia ha spinto qualche settimana fa il Ministero della salute e delle Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ad intervenire vietando la caccia, il trekking, la pesca e la raccolta di funghi e tartufi in oltre 100 Comuni piemontesi e liguri.

Ora, la ferale notizia: il primo caso di peste suina accertato a Roma, che riguarderebbe la zona del Parco dell’Insugherata, nel quadrante Nord della Capitale.

Sinora sono stati accertati 110 casi in Italia, tutti compresi tra Piemonte e Liguria. La preoccupazione principale è per gli allevatori, che temono ora il contagio anche tra i maiali.

La Peste Suina Africana – sottolinea la Coldiretti – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. Ad oggi i casi individuati di positività riguardano solo cinghiali e nessun maiale –  conclude la Coldiretti – è stato contagiato in Italia dalla Peste Suina Africana.

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Fonte: IZS

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