Petrucci “Contributi? Sport e Salute non conosce il nostro mondo”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono sempre stato critico verso Sport e Salute, questa dei contributi è l’ultima goccia. Non conoscono il mondo dello sport”. Così, in un’intervista all’Italpress, Gianni Petrucci torna a criticare le scelte di Sport e Salute sulla ripartizione dei contributi alle federazioni sportive. “Questa società era partita con una filosofia diversa da quella che invece ha preso, all’inizio eravamo d’accordo perchè doveva pensare alla scuola e alla salute dei non agonisti. Poi negli ultimi due anni ha invece preso un abbrivio completamente differente – ha sottolineato il presidente della Federazione italiana pallacanestro – Hanno la presunzione di pensare che l’attività di base la facciano loro con i contributi, ma non è così, perchè la fanno le federazioni. Poi fanno comunicati apodittici in cui rivendicano criteri obiettivi nella divisione delle risorse, ma un criterio si definisce obiettivo quando anche l’altra parte lo conosce e ne discute, non quando resta segreto: questa presunzione mi dà fastidio. Nell’anno in cui abbiamo ottenuto risultati importanti anche ai Giochi Olimpici, abbiamo ricevuto meno contributi: se loro conoscono lo sport, complimenti”.
Guardando al futuro, però, Petrucci ha una speranza. “Diego Nepi (attuale direttore generale di Sport e Salute, ndr) è l’uomo del presente e mi auguro che possa essere l’uomo del futuro con maggiori responsabilità. E’ una persona in cui credo, è entrato in corso d’opera per cui non ha potuto incidere più di tanto. Non ce l’ho col presidente Cozzoli, anche se potrebbe sembrare così: lui è una brava persona, ma abbiamo idee completamente diverse. Sport e Salute non conosce la differenza tra sport professionistico e dilettantistico: basta vedere le misure del governo sul decreto tamponi, noi prendiamo quasi il doppio di altri sport di squadra perchè solo il calcio ha costi superiori ai nostri. I 400 mila euro in più che ci hanno dato con questa ripartizione delle risorse sono gli stessi soldi che noi abbiamo pagato per avere 28 giorni Danilo Gallinari ai Giochi Olimpici. Altre federazioni non pagano le nostre tasse, non hanno le nostre spese: se Sport e Salute vuole andare avanti così lo faccia, noi andremo avanti con le nostre forze, ma io ho fiducia in Nepi e nella sottosegretaria Vezzali”.
(ITALPRESS).