Proverbi siciliani: U micceri bannìa chiddu chi avi
U micceri bannìa chiddu chi avi. Probabilmente non tutti conoscono questo proverbio siciliano. Torniamo a parlare di un argomento che ci piace davvero tanto e lo facciamo con un nuovo modo di dire molto saggio. Sappiamo che i proverbi sono un ottimo modo per conoscere la Sicilia e le sua cultura.
C’è stato un tempo in cui i proverbi rappresentavano delle vere e proprie massime di saggezza, che venivano tenute in gran conto per affrontare la vita di tutti giorni. Oggi si utilizzano meno ed è per questo che è importante riscoprirli e continuarli a tramandare anche alle nuove generazioni.
Cosa vuol dire U micceri bannìa chiddu chi avi?
Iniziamo dalla traduzione letterale: “Il mercante pubblicizza quello che ha (cioè la sua merce)”. Dovrebbe già essere più semplice comprendere il senso. Questo proverbio siciliano ci spiega che ognuno tende a mettere in evidenza le sue qualità, così come un mercante pubblicizza la sua merce. È normale, dunque, porre l’accento sui pregi e sui talenti, piuttosto che sulle lacune!
Se ti piacciono i proverbi siciliani, eccone altri che troverai interessanti:
- Cu’ arrobba pi manciari, nun fa piccatu – Chi ruba per mangiare, non fa peccato.
- Ri chiddu chi viri, pocu ni criri; ri chiddu chi senti, nun cririri nenti – Credi poco a quello che vedi e per nulla a quello che senti.
- Sparagna la farina quannu la visazza è china, quannu ‘a visazza è sdivacata servi a nenti la sparagnata – Risparmia il denaro quando lo puoi fare, perché quando il denaro non c’ è non hai nulla da risparmiare.
Foto di Juan Antonio Segal – Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
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