Pulcini torturati e uccisi illegalmente: da Walmart a Chick-fil-A, svelato il lato oscuro del pollo “a stelle e strisce”
Schiacciati, mutilati, lasciati ad annegare senza alcuna pietà: è il brutale trattamento riservato a milioni di pulcini per risparmiare sui costi di produzione. A documentare l’orrore nell’incubatoio dell’azienda avicola Foster Farms l’associazione Animal Equality, grazie ad un’indagine condotta sotto copertura. Le immagini di ciò che accadeva nell’impianto situato a Waterford, in California, sono un pugno allo stomaco.
I poveri pulcini, sottoposti a torture e poi uccisi, vengono poi venduti a grandi catene di supermercati come Walmart, Costco, Kroger, Target e Publix, e alla nota catena catena di fast-food Chick-fil-A. Sono ben 3,3 milioni gli esemplari che vengono spediti ogni settimana negli allevamenti della Foster Farms per finire nel piatto dei cittadini americani.
A seguito della terribile scoperta, Animal Equality ha subito sporto denuncia presso la Corte Superiore della California, visto che le atroci pratiche – ripetute regolarmente – violano apertamente le norme del Codice penale della California relativi al benessere animale.
Le severe leggi californiane contro la crudeltà includono infatti anche la protezione degli animali allevati. – spiegano gli attivisti – Oltre a essere illegali, le pratiche disumane dell’incubatoio sono espressamente vietate dall’American Veterinary Medical Association e dal National Chicken Council.
Pulcini sottoposti a terribili torture
Nel corso dell’indagine sotto copertura, gli attivisti di Animal Equality, che hanno raccolto diverse testimonianze su quanto avviene nell’incubatoio, sono riusciti a filmare le atroci torture che sono costretti a subire i pulcini. Le immagini mostrano scene drammatiche:
- Pulcini appena nati schiacciati o mutilati da macchinari di lavorazione automatizzati e in rapido movimento
- Pulcini vivi lasciati ad annegare in acqua e schiuma chimica sul pavimento sotto i nastri trasportatori
- Pulcini feriti lasciati in vassoi per ore prima di essere scaricati in uno scivolo che porta a un macinatore, o scaricati direttamente in secchi pieni di gusci, tuorli e altri pulcini morti dove vengono schiacciati a morte o lasciati soffocare o annegare
- Pulcini feriti smembrati dagli addetti all’incubatoio con delle pale
Alla luce delle amare scoperte, Animal Equality ha chiesto un’ordinanza del tribunale che proibisca alla Foster Farms di continuare queste pratiche commerciali illegali e richieda all’azienda di stabilire politiche e procedure che proteggano il benessere dei pulcini in conformità con le leggi anti-crudeltà della California.
In realtà l’azienda era già finita nel mirino dell’associazione animalista, a partire dallo scorso dicembre, quando Animal Equality aveva segnalato quanto accadeva alle autorità, insieme ad ampie riprese video sotto copertura, indirizzandole al Procuratore distrettuale della contea di Stanislaus Brigit Fladager e allo sceriffo Jeff Dirkse.
Già all’epoca Animal Equality aveva descritto dettagliatamente le pratiche illegali e brutali di portate avanti dagli operatori dell’azienda, denunciando che i pulcini feriti non ricevano cure e attenzioni adeguate, in chiara violazione delle leggi statali contro la crudeltà. Ma quelle segnalazioni non hanno portato a nulla di fatto. Da parte delle autorità statunitensi non vi è stata nessuna reazione. Motivo per cui adesso gli attivisti di Animal Equality sono intenzionati a procedere con una causa direttamente contro l’azienda Foster Farms
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Fonte: Animal Equality
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