Quando potranno andare gli italiani a Londra e in Gran Bretagna

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Dal 10 luglio, la Gran Bretagna elimina per gli italiani il protocollo di quarantena all’arrivo nel Paese. L’Italia, infatti, è tra le destinazioni considerate a rischio ridotto. Questo naturalmente solo nel caso in cui gli italiani non siano stati o siano transitati in Paesi non esenti dalla quarantena nei 14 giorni precedenti all’ingresso in Inghilterra (i Paesi esenti sono elencati sul sito del governo in costante aggiornamento).

Si può quindi tornare finalmente in Gran Bretagna e quindi a Londra, in Scozia, nel Galles e nell’Irlanda del Nord.

Le aziende del settore turistico inglese, inoltre, dallo scorso 25 giugno hanno aderito alla “Certificazione di Conformità del Settore Turistico, “We’re good to go” (“siamo pronti a ripartire”) che ha lo scopo di garantire la salute e la sicurezza a tutti i visitatori e ai clienti delle imprese turistiche nel Regno Unito, che hanno lavorato in modo serio e professionale per adeguare le linee guida del governo e dell’Industria turistica nel contrastare l’emergenza Covid-19.

“Questa nuova Certificazione di qualità del settore turistico”, ha spiegato il ministro per il Turismo Nigel Huddleston “dimostra che le imprese turistiche, le destinazioni e le attrazioni aderiscono alle linee guida governative. Mette al primo posto la sicurezza ed è una mossa importante per far ripartire il settore”.

In Inghilterra stanno quindi riaprendo tutte le attività turistiche, dagli hotel ai pub, dai ristoranti ai castelli, dai siti storici ai giardini. Le informazioni riguardanti le aperture sono state raccolte all’interno del sito Know Before You Go, dove chiunque può verificare le aperture, le procedure per le visite, gli orari di ingresso, eventuali prenotazioni da fare online e le app da scaricare per organizzare al meglio la propria vacanza.

Sul sito di Visit Britain precisano infatti che è importante ricordare di controllare in anticipo i siti web ufficiali delle organizzazioni e delle attrazioni turistiche, per assicurarsi di essere aggiornati sugli orari di apertura e sulle regole da seguire che, ricordiamo, sono: mantenere un metro di distanza da chiunque al di fuori della propria famiglia; indossare sempre la mascherina sui mezzi pubblici (autobus, treni, taxi e minicab); assicurarsi di avere la carta di credito in quanto molti negozi al momento accettano solo pagamenti senza contanti; portare con sé un disinfettante per le mani e, se ci si muove con l’auto, parcheggiarla dove possibile e visitare le attrazioni vicine a piedi o in bicicletta.

E, se volete seguire i nostri consigli, studiate un itinerario “off the beaten path”, fuori dalle rotte comuni, cercando luoghi meno conosciuti, più isolati e dove incontrare meno folla possibile. Per esempio, anziché visitare Stonehenge, uno dei siti preistorici più noti al mondo, andate a Superhenge che si trova a soli tre chilometri di distanza, si tratta di un altro gruppo di rocce ancora più grandi e che pochi conoscono. Non ve ne pentirete. Oppure, invece di affollare i pittoreschi villaggi dei Cotswolds visitate la Cumbria, con i suoi laghi e le sue deliziose fattorie, dove Beatrix Potter ha ambientato le vicende di Peter Coniglio, uno dei più famosi libri per bambini.

Ricordiamo inoltre che, dal 31 gennaio 2020, con l’entrata in vigore della Brexit, la Gran Bretagna è uscita dall’Europa e ciò ha creato parecchia confusione tra tutti coloro che desiderano fare un viaggio in Inghilterra. In realtà, fino a dicembre 2020 ci sarà un periodo di transizione e quindi per ora non cambia nulla.

Secondo le ultime indicazioni, i turisti che vogliono andare in vacanza in Inghilterra possono viaggiare con la carta d’identità valida per l’espatrio. Non tutte lo sono, quindi è meglio fare una verifica prima di partire. Inoltre, la dogana inglese – sia che si arrivi in aereo, traghetto, treno o auto – potrebbe rifiutare l’ingresso al turista nel caso in cui la carta d’identità sia sciupata o danneggiata o anche nel caso in cui la foto sia rovinata e quindi il volto sia poco riconoscibile. Nessun problema, invece, per chi viaggia con la carta d’identità elettronica.

Nel corso del 2020, però, sembra le carte d’identità saranno eliminate gradualmente e sarà necessario, anche per i cittadini europei, presentare il passaporto. Inoltre, dovrebbe essere introdotto il visto elettronico, una sorta di Esta sul modello statunitense. Sarà necessario chiedere un’autorizzazione online prima di partire almeno tre giorni prima del viaggio.

Il nostro consiglio, per andare in Gran Bretagna (ma in generale per viaggiare ovunque nel mondo), è di munirsi sempre e comunque di passaporto, verificando che abbia una validità di almeno sei mesi. È un documento costoso, certo, ma risolverà un sacco di problemi.

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Gli idilliaci paesaggi della Cumbria @iStock

da Si Viaggia

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