Questi sono i migliori (e i peggiori) deodoranti in crema che puoi acquistare, secondo un nuovo test tedesco
La rivista Öko-Test ha acquistato, analizzato e confrontato 30 creme deodoranti, di cui 14 erano cosmetici naturali certificati. Come sempre gli esperti tedeschi sono andati alla ricerca di ingredienti controversi nella formulazione di questi prodotti e hanno stilato una classifica dei migliori e peggiori.
Öko-Test ricorda che esistono due tipi di creme deodoranti: quelle che usano il bicarbonato di sodio come anti-odore e altre che usano invece i sali di alluminio. La maggior parte dei prodotti del test sono a base di bicarbonato di sodio anche se alcuni contengono anche altre sostanze in grado di combattere i cattivi odori come l’ossido di zinco (antibatterico) o il talco (assorbente).
Sull’alluminio, Öko-Test fa un discorso a parte e in merito scrive:
I sali di alluminio contenuti riducono la traspirazione in generale restringendo le ghiandole sudoripare. Il laboratorio ha misurato tra lo 0,8 e il 6,2 percento del metallo leggero nei sette antitraspiranti. Tuttavia, l’alluminio è considerato neurotossico, può accumularsi nel cervello, nelle ossa e negli organi e compromettere lo sviluppo dei bambini nell’utero. Dopo che l’Istituto federale per la valutazione dei rischi aveva messo in guardia per anni sugli antitraspiranti, è tornato sui suoi passi nel 2020 e, sulla base di nuovi studi, ha scoperto che l’alluminio viene assorbito attraverso la pelle molto meno di quanto precedentemente ipotizzato. Il problema rimane che in Germania assorbiamo troppo alluminio da cibo e acqua potabile – e pensiamo che non sia necessario farlo anche da un deodorante. Ecco perché svalutiamo l’uso dell’alluminio.
Ricapitolando, dunque, l’alluminio nei deodoranti non sarebbe un problema di per sé, in quanto viene assorbito poco dalla pelle ma, come avviene un po’ anche per altre sostanze, dato che lo troviamo in diversi prodotti la nostra esposizione è maggiore. Il consiglio rimane quello di scegliere, quando possibile, un deodorante che non contenga sali di alluminio.
Altre sostanze critiche trovate in alcuni deodoranti sono:
- silossano D4, che si presume danneggi la fertilità
- formaldeide o cessori di formaldeide, che possono rilasciare gradualmente questa sostanza altamente allergenica
- cloruro d’argento
- oli di silicone, alcuni dei quali si decompongono lentamente nell’ambiente
- Cyclopentasiloxane (D5), particolarmente persistente nell’ambiente
I risultati
I prodotti consigliati con “molto buono” sono parecchi, ben 16 su 30. Come sempre, però, ci sono anche dei prodotti “bocciati” con “insufficiente” e tra questi compaiono molti marchi noti venduti anche nel nostro Paese.
Questo test ha risposto poi ad un’altra domanda interessante che in molti ci facciamo: i deodoranti in crema durano davvero quanto promettono?
Su questo punto, la rivista dei consumatori tedeschi scrive che solo pochi fornitori possono dimostrare la durata d’azione pubblicizzata della loro crema deodorante con studi convincenti. Dunque di fatto non ci sono prove convincenti dell’effettiva lunga durata:
Un certo numero di prodotti dichiara una durata d’azione di 24 ore, uno addirittura di 48 ore. Abbiamo verificato se i produttori possono sostenere tali promesse con uno studio convincente. Alcuni fornitori sono riusciti a farlo, ma non ci si dovrebbe aspettare troppi miracoli. Con un prodotto, ad esempio, dopo 24 ore l’odore di sudore nei partecipanti era in media solo circa il 9% in meno rispetto alle ascelle non trattate.
Ma scopriamo ora quali sono stati i prodotti valutati positivamente dal test e quali invece sono sconsigliati.
Tra le marche migliori troviamo purtroppo pochi prodotti presenti anche in Italia. Vi segnaliamo:
- Ben & Anna
- Lavera
- We Love The Planet
- I+m
Tra i marchi peggiori, invece, penalizzati per la presenza di diversi ingredienti problematici vi sono i marchi più noti e utilizzati in Italia:
- Dove
- Nivea
- Rexona
- Vichy
- Biotherm
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Fonte: Öko-Test
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