Questo Stato in Germania ha vietato i giardini di ghiaia, troppo pericolosi per la biodiversità

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Ricoprire il giardino di ghiaia è una pratica molto diffusa che consente di rendere più puliti e ordinati gli spazi esterni della casa. In pochi però considerano che la ghiaia è in grado di sigillare il suolo con ripercussioni gravi sull’ambiente.

Per questo, lo stato federale di Baden-Württemberg, in Germania, ha deciso di vietare la copertura di giardini privati con ghiaia, ciottoli o pietre.

Attraverso una nuova legge, si è voluto chiarire la normativa del codice edilizio, secondo la quale le aree verdi non edificate devono rimanere tali a meno che “ non siano necessarie per un altro uso consentito”.

La nuova norma impedisce esclude dagli usi consentiti la possibilità di trasformare il proprio giardino in una distesa di cemento, piastrelle o ghiaia: i giardini devono essere progettati e ridisegnati perché rimangano verdi per favorire la dispersione di calore e la presenza di insetti e piccoli animali.

Avere spazi ricoperti di erbe, fiori e piante favorisce api, bombi, uccelli e farfalle che possono trovare cibo e riparo all’interno dei giardini.

Inoltre, i giardini verdi assorbono il calore e contribuiscono a ridurre la temperatura delle città, mentre quelli in ghiaia possono raggiungere i 70°C durante le giornate estive cedendo poi il calore durante la notte.

I terreni completamente o parzialmente sigillati non riescono nemmeno a drenare l’acqua piovana come fa un giardino verde, contribuendo ad allagamenti ed alluvioni in caso di forti piogge.

Infine, i giardini in ghiaia contribuiscono all’inquinamento del suolo, poiché per eliminare le erbacce che crescono tra le pietre, spesso si ricorre a diserbanti nocivi per l’ambiente.

Ora che lo stato di Baden-Württemberg ha deciso di intervenire per preservare le aree verdi è possibile che altri stati facciano lo stesso: presto il divieto potrebbe essere esteso in tutto il Paese, con grandi benefici per l’ambiente e gli animali nelle aree fortemente urbanizzate.

Fonti di riferimento: Wetter/OKO test

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Da Greenme

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