Abbiamo assistito ai primi segnali di riapertura delle sale,  il desiderio è di ritornare presto alla normalità. Rai Cinema, dopo un anno drammatico pensa al futuro e annuncia 135 nuovi film (60 opere prime) per la metà del 2021 e tutto il 2022, investendo più di 150 milioni di euro. Nonostante il Covid, il cinema non si è mai fermato.

Ecco  dei titoli che vedremo prossimamente (alcuni dei quali sono ben noti perché sarebbero dovuti uscire nel 2020) che puntano a rilanciare la nostra industria e a ricostruire il rapporto di fiducia con il pubblico. 

«Diabolik» 1-2-3 e «Freaks Out». Le nuove date al cinema

Dovevano essere i titoli più attesi del 2020. Diabolik dei Manetti Bros e Freaks Out di Gabriele Mainetti che fine hanno fatto? Il film sul re del crimine arriverà nei cinema il 16 dicembre (uscita rinviata di un anno) e si trasforma in una trilogia. Ebbene sì: sono in cantiere  altri due capitoli del lungometraggio con Luca Marinelli e Mirian. Per Freaks Out bisognerà aspettare il 28 ottobre. Che compaia prima alla Mostra del Cinema di Venezia o alla Festa del Cinema di Roma? Staremo a vedere.

Freaks Out.jpg

courtesy 01 Distribution

Film sulla storia d’Italia

Pupi Avati con il suo Dante (finalmente in cantiere) ci parlerà del sommo poeta, mentre Michele Placido ha già terminato le riprese di L’ombra di Caravaggio con Riccardo Scamarcio e Isabelle Huppert (probabilmente lo vedremo alla Mostra di Venezia). Mario Martone punta su Edoardo Scarpetta (Toni Servillo) con Qui rido io, Roberto Faenza sul premio Nobel Mario Capecchi con Resilient, Sergio rubini sull’arte e la vita dei Fratelli De Filippo, mentre Gianluca Jodice con Il cattivo poeta su Gabriele d’Annunzio (Sergio Castellitto), nelle sale dal 20 maggio.

Riccardo Scamarcio ne L'ombra di Caravaggio (foto  Luisa Carcavale per Goldenart Production)

Riccardo Scamarcio, L'ombra di Caravaggio

Riccardo Scamarcio ne L'ombra di Caravaggio (foto  Luisa Carcavale per Goldenart Production)

 Luisa Carcavale per Goldenart Production

Film tra letteratura e teatro

Finalmente quest’anno uscirà dal letargo Tre piani di Nanni Moretti (farà capolino al Festival di Cannes), e toccherà anche Leonora addio di Paolo Taviani, ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello, a Il sorgente della neve di Matteo Rovere (tratto dall’omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern) e a due titoli di Gabriele Salvatores: Comedians (ispirato alla pièce teatrale di Trevor Griffiths) e a Il ritorno di Casanova, dal romanzo di Arthur Schnitzler, con Toni Servillo. Gabriele Lavia porta al cinema L’uomo dal fiore in bocca, mentre Piero Marcello si misurerà  con I promessi sposi e con il romanzo Le vele scarlatte di Aleksandr Grin.

Una scena di Comedians di Salvatores
Una scena di Comedians di Salvatores

Cinema e cronaca italiana

Beppe Fiorello esordisce alla regia con Stranizza d’amuri, sul delitto omofobo di Giarre che sconvolse l’Italia nel 1980, Marco Bellocchio con La conversione affronta invece il rapimento dell’ebreo Edgardo Mortara, mentre Gianni Amelio sta lavorando a Il signore delle formiche, ispirato alla vicenda di Aldo Braibanti, scrittore accusato di plagio nel 1968. Dietro quell’accusa c’era ben altro.

Film di genere

Oltre a Diabolik e Freaks Out, Rai Cinema punta su altri titoli di genere. Sono in preparazione Il sesso degli angeli di Leonardo Pieraccioni con Sabrina Ferilli, Bla Bla Baby di Fausto Brizzi, Finché c’è crimine c’è speranza di Massimiliano Bruno, terzo sequel del fortunato Non ci resta che il crimine (il secondo capitolo, Ritorno al crimine, dovrebbe uscire a breve nelle sale), Mondocane con Alessandro Borghi (anche in Delta di Michele Vannucci), Una famiglia mostruosa con Volfango De Biasi e La donna per me di Marco Martani con Alessandra Mastronardi.

Alessandro Borghi in Mondocane (@ P.Ciriello)
Alessandro Borghi in Mondocane (@ P.Ciriello)

Cinema e sentimenti

Sulle emozioni puntano Sergio Castellitto che ritorna alla regia con Il materiale emotivo, tratto da una graphic novel di Ettore Scola, Simone Godano con Marilyn ha gli occhi neri interpretato da Stefano Accorsi e Miriam Leone, Paolo Costella con Per tutta la vita (nel cast ci spiccano Claudia Gerini e Ambra Angiolini) e Leonardo Di Costanzo con Ariaferma (qui primeggia Toni servillo). Nel listino Rai cinema c’è anche Roman Polanski con The Palace, prodotto insieme a Eliseo Entertainment (le riprese dovrebbero iniziare in autunno).

Sempre più donne registe

Salta  all’occhio, in linea con gli Oscar, un numero di titoli diretti e scritti da registe, alcune ben conosciute come Francesca Archibugi (alle prese con la trasposizione de Il colibrì di Sandro Veronesi con Piefrancesco Favino e Nanni Moretti), Susanna Nicchiarelli (Chiara) e Alice Rohrwacher (La chimera). Altri nomi sono in ascesa come Paola Randi (La befana vien di notte 2 – le origini con Monica Bellucci in uscita il 30 dicembre), Laura Bisputi (Il paradiso del pavone con Alba Rohrwacher), Jasmine Trinca alla sua opera prima (Marcel!) e Claudia Gerini (anche lei al debutto dietro la macchina da presa), Giorgia Cecere (Sulla giostra) e Ginevra Elkan (Te l’avevo detto).