Re Carlo conferisce l’Ordine dell’Impero Britannico a Salvatore Bordonali

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Tempo di Lettura: 3 minutiPALERMO (ITALPRESS) – Re Carlo III ha conferito al professor Salvatore Bordonali l’onorificenza di Ufficiale (OBE) nella divisione civile dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico (The Most Excellent Order of the British Empire) per i servigi resi alla Chiesa d’Inghilterra in Italia nel collaborare alla stipula dell’Intesa tra il Governo Italiano e l’Associazione Chiesa d’Inghilterra. Le onorificenze […]

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PALERMO (ITALPRESS) – Re Carlo III ha conferito al professor Salvatore Bordonali l’onorificenza di Ufficiale (OBE) nella divisione civile dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico (The Most Excellent Order of the British Empire) per i servigi resi alla Chiesa d’Inghilterra in Italia nel collaborare alla stipula dell’Intesa tra il Governo Italiano e l’Associazione Chiesa d’Inghilterra.
Le onorificenze britanniche vengono assegnate in base al merito, per risultati o servizi eccezionali su consiglio del governo, di fatti il titolo concesso a Bordonali – unico e primo italiano nominato dal Monarca dopo l’incoronazione – è stato pubblicato il 19 maggio scorso sul bollettino ufficiale britannico a seguito del decreto firmato dal Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri quattordici reami del Commonwealth.
Bordonali, giurista, è nato nel 1943, già Professore di Diritto Canonico ed Ecclesiastico presso l’Università di Bari e di Palermo; autore di innumerevoli pubblicazioni scientifiche e saggi storici sulle relazioni tra lo Stato e le confessioni religiose in Italia tra cui si ergono: “La legge sui Culti ammessi, le intese e l’esigenza di una legge-base sul fatto religioso”, “Riflessi diplomatici e politici della crisi del potere temporale negli anni formativi dell’unità italiana (1859-1861)”, “L’edificio di culto come mezzo di comunicazione politica”, “Il progetto politico dei Normanni nella testimonianza delle cattedrali di Cefalù, Palermo e Monreale”, nonché vicepresidente della Società siciliana di storia patria, consulente giuridico della Chiesa d’Inghilterra in Italia, apprezzato storico (ha svolto ricerche negli archivi inglesi e francesi) e cultore di storia dell’arte; ha pubblicato molte monografie e di recente (Palermo, University Press) un importante saggio sull’architettura normanna nel Mezzogiorno.
“Il processo di approvazione dell’Intesa tra la Repubblica italiana e l’Associazione Chiesa d’Inghilterra é stato complesso ed articolato – afferma Bordonali -: le intese sono portatrici anzitutto di istanze particolari che quando costituiscono valori comuni condivisi però diventano un riferimento di carattere generale per il fatto stesso di essere contenute in un’Intesa. Ciò posto appare riduttivo considerare le intese circoscritte a regolare solo aspetti confessionali specifici, come del resto sarebbe smentito da un sia rapido excursus sulle intese stipulate sin qui. Nella realtà, come ho avuto modo di sottolineare già qualche tempo fa, “Le istanze religiose di fronte ai meccanismi di produzione giuridica”, occorre tenere presente il ruolo della Repubblica quale sistema di riferimento organizzante, che permette nell’iter formativo della legge che vi siano inglobate, a determinate condizioni“le mete religiose proprie degli attori sociali intervenienti”, consentendo la coesistenza di culture differenti e aprendo la strada al cosiddetto “pluralismo da negoziazione”; purché l’intervento da parte dei fruitori possa svolgersi all’interno di un maturo sistema di garanzie di libertà”.
Re Giorgio V fondò l’ordine per onorare le molte centinaia di persone che avevano svolto un servizio di tipo non militare durante la prima guerra mondiale, senza rientrare tuttavia nei criteri di attribuzione dell’Ordine al Merito o dell’Ordine della Giarrettiera. Nel 1918, non molto tempo dopo la sua fondazione, fu formalmente organizzato in una classe civile e una militare.
I membri di questo ordine sono preceduti solo da quelli degli ordini più antichi, come l’Ordine del Bagno o l’Ordine di San Michele e San Giorgio) ma, in particolar modo sotto il regno di
Elisabetta II (dalla metà degli anni cinquanta), l’ordine ha acquisito una nuova notorietà, ottenendo la funzione di premiare coloro che abbiano dato prestigio al Regno Unito e al Commonwealth in ambito artistico, culturale, sportivo, economico, scientifico ed educativo, e molti personaggi famosi ne sono stati insigniti.
Il monarca britannico è il Sovrano dell’Ordine e nomina tutti gli altri membri dell’ordine stesso (per convenzione, su consiglio del governo). Il secondo membro di maggior rilievo è il Gran Maestro, carica che dalla fondazione dell’Ordine è stata ricoperta consequenzialmente da tre personaggi: Edoardo, principe di Galles (1917-1936); la regina Mary (1936-1953) e il principe Filippo, duca di Edimburgo (1953-2021).
L’Ordine è limitato a 300 cavalieri e dame di gran croce, 845 cavalieri e dame di commenda e 8960 commendatori. Non vi sono limiti di assegnazione per la quarta e la quinta classe, ma ogni anno non possono essere nominati più di 858 ufficiali e 1.464 membri.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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