Report del Consiglio Grande e Generale, seduta del 22 luglio 2020
- Redazione
- 23/07/2020
- San Marino
- redazioneweb@agenziadire.com
Di seguito una sintesi degli interventi Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
Nella seduta pomeridiana del Consiglio Grande e Generale l’attenzione dell’Aula si focalizza sul Comma 14, la ratifica dei Decreti Delegati e Decreti – Legge. Oggetto di discussione è il Decreto-Legge numero 85 riguardante “Disposizioni per l’utilizzo di strumenti informatici nell’ambito dell’attività giudiziaria”. Si tratta, spiega William Casali (Pdcs) di “una soluzione provvisoria. Il decreto prevede un doppio binario, cartaceo e digitale. Si pongono le basi di una riflessione più approfondita su un processo di trasformazione digitale nella Pubblica amministrazione”. Più critico Rossano Fabbri (Libera): “Introdurre questa meccanismi durante l’emergenza sanitaria ha creato molte più difficoltà che benefici. E’ stato messo in crisi l’apparato burocratico”. “Il Decreto – spiega Alessandro Cardelli (Pdcs) – nasce in un momento chiaro che è quello del Covid ma ha avuto attuazione dopo l’emergenza. E’ nato su spinta del tribunale e dell’ordine degli avvocati. Numerosi sono stati gli incontri fatti con l’ordine”.
Spazio quindi al dibattito sul Decreto Legge n.107: “Nuova mission della Banca Nazionale Sammarinese S.p.A.”, con la cessione delle azioni di BNS allo Stato e la costituzione di una società per azioni per azioni denominata “Istituto per la Gestione e il Recupero dei Crediti – I.G.R.C.”, il cui capitale sarà inizialmente detenuto dallo Stato, “specializzata nello svolgimento di attività di servicer per conto di SPV, banche, altre imprese finanziarie sammarinesi o estere”. Matteo Ciacci (Libera) ricorda “il percorso che era stato avviato nella precedente legislatura”. “Sarà opportuno – rimarca – capire quali saranno i tempi e i modi per arrivare all’obiettivo che ci siamo dati: gestire attraverso un veicolo a partecipazione pubblica i crediti deteriorati”. “Si sarebbe potuto fare qualcosa di più sulla tutela dei dipendenti e il loro riassorbimento nella società che nascerà” osserva Andrea Zafferani (Rf). Il tema della salvaguardia dei dipendenti sarà oggetto di emendamenti sia da parte di Rf che di Libera, con quest’ultima che chiederà di fare in modo che IGRC si avvalga “in maniera prioritaria del personale dipendente iscritto alle liste di avviamento al lavoro che ha svolto la propria attività presso la società originator o proveniente dalla società originator”. “Se vogliamo fare sì che la nuova struttura non sia in perdita, dovrà essere competitiva nel mercato internazionale, facendo concorrenza a chi fa la stessa attività a 15 km da qui, con regole similari – è la risposta del Sds Marco Gatti -. Non possiamo pensare a continuità dei contratti. Il servicer non ha contratti bancari. Sarebbe da subito fuori mercato”. L’articolo 5 del Decreto – Legge afferma che “I.G.R.C. si avvarrà in via maggioritaria del personale dipendente assunto dalle liste di collocamento, preferibilmente in stato di mobilità o proveniente dalle società originator”. Michela Pelliccioni (Domani – Motus Liberi) assicura massimo impegno per la tutela del personale: “non vogliamo mettere una toppa, ma gestire tutto il personale bancario – non solo di BNS – in una scena più ampia di ricollocamento in un quadro di progetto Paese”.
Comma 14
Decreto 1: RATIFICA Decreto-Legge 20 maggio 2020 n.85 – Disposizioni per l’utilizzo di strumenti informatici nell’ambito dell’attività giudiziaria
William Casali (Pdcs): Con questo Decreto, il numero 85, si compie un primo passo, offrendo una possibilità ai professionisti che preferiscono usare strumenti digitali. E’ una soluzione provvisoria. Il decreto prevede un doppio binario, cartaceo e digitale. Si pongono le basi di una riflessione più approfondita su un processo di trasformazione digitale nella Pubblica amministrazione. Un invito al Segretario Ugolini: far partire un lavoro nel Centro Studi per l’attuazione dell’agenda digitale sammarinese, dando la possibilità di analizzare e studiare le varie soluzioni, con l’obiettivo di sostituire i prodotti specifici con le regole tecniche.
Rossano Fabbri (Libera): Introdurre questa meccanismi durante l’emergenza sanitaria ha creato molte più difficoltà che benefici. E’ stato messo in crisi l’apparato burocratico. In Italia ci sono voluti due anni per arrivare all’efficienza sul fronte della posta certificata. Siete andati a chiedere agli utenti e agli operatori del tribunale quanta confusione è stata ingenerata e creata perché si è voluto tentare di informatizzare i procedimenti penali e amministrativi? L’informatizzazione non si inventa dall’oggi al domani. In campo e in ballo ci sono i diritti delle persone durante una emergenza.
Sds Massimo Andrea Ugolini: E’ stata creato un gruppo di lavoro che nella limitatezza di quei momenti ha cercato di giungere a una sintesi di un primo approccio dell’attività di informatizzazione del tribunale. Un passo che richiedeva tantissimo tempo. Per questo si identifica il rito amministrativo il primo su cui iniziare a ragionare per andare verso la trasformazione digitale.
Alessandro Cardelli (Pdcs): Credo che le osservazioni che ha fatto Fabbri non sono condivisibili. Il Decreto nasce in un momento chiaro che è quello del Covid ma ha avuto attuazione dopo l’emergenza. E’ nato su spinta del tribunale e dell’ordine degli avvocati. Numerosi sono stati gli incontri fatti con l’ordine. Abbiamo gettato le basi di uno strumento che funziona. Non si è superato direttamente il regime precedente, ma si è ampliato con una possibilità nuova. Una rivoluzione impensabile fino a qualche anno fa.
Mirko Dolcini (Domani – Motus Liberi): Non condivido le osservazioni del consigliere Fabbri. Se non in questo momento un approccio alla digitalizzazione, allora quando? Non è mai stato fatto prima. Un’emergenza di questa portata poteva essere gestita in modo migliore se gli strumenti digitali fossero già stati attuati. E’ un procedimento che richiede dei tempi. Inizialmente non può che essere macchinoso, l’approccio non è semplice.
Decreto 3: RATIFICA Decreto Delegato 8 maggio 2020 n.75 – Modifiche all’articolo 16-bis della Legge 28 giugno 2010 n.118 e successive modifiche
Andrea Zafferani (Rf): In merito alle residenze elettive chiediamo di poter avere accesso alle motivazioni degli eventuali dinieghi da parte della Commissione Affari Esteri. Questo nel senso di una maggiore trasparenza. Naturalmente non deve essere un accesso pubblico, ma almeno per i componenti della Commissione.
Decreto 21: RATIFICA Decreto Delegato 30 giugno 2020 n.107 – Nuova mission della Banca Nazionale Sammarinese S.p.A.
Matteo Ciacci (Libera): E’ un percorso che è iniziato e si è innescato con la risoluzione di Banca Cis che ha portato a compiere delle scelte che si vanno a finalizzare sempre di più anche con questo disposto normativo. Una scelta dolorosa e costosa, ma lo abbiamo sempre sostenuto: l’unica possibilità in mancanza di alternative. Sarà opportuno capire quali saranno i tempi e i modi per arrivare all’obiettivo che ci siamo dati: gestire attraverso un veicolo a partecipazione pubblica i crediti deteriorati. Servirà molta speditezza, condivisione con il mondo bancario e la Banca Centrale e la vigilanza: avevamo avviato un percorso nella precedente legislatura con confronti continui in questo senso e tale percorso andrà portato avanti. Ci confronteremo articolo per articolo sul decreto. C’è un sistema di sviluppo bancario che deve investire questo Governo: temi non più rinviabili.
Andrea Zafferani (Rf): Bisogna cominciare a ragione sulle soluzioni ai problemi che si sono aperti. Elementi che ci lasciano qualche perplessità e su cui abbiamo cercato di ragionare con degli emendamenti. Un po’ anomalo è stato l’iter che ha portato all’adozione del Decreto. Ci sarebbero dovuti essere momenti di confronto istituzionale tra le forze politiche, ma ci sono stati solo alcuni momenti informali. Non so se su questi argomenti siano state coinvolte le parti sociali. Si sarebbe potuto fare qualcosa di più sulla tutela dei dipendenti e il loro riassorbimento nella società che nascerà. Abbiamo cercato di impostare dei ragionamenti per avviare dei percorsi formativi e rendere ancora più garantita la preferenza nei confronti dei dipendenti provenienti dall’ex Banca Cis. Dove sono i consiglieri che inorridivano sulle tecniche legislative del passato? Ci sono alcune criticità. Ma il Decreto ha una sua struttura che d’altra parte era inevitabile. Non mi è chiaro come questa legge si intersechi con quella sulla cartolarizzazione dei crediti.
Michela Pelliccioni (Domani – Motus Liberi): Per quanto riguarda BNS: sicuramente questo è un primo step in quello che deve essere un orizzonte largo che prevede la creazione di un supporto degli Npl che possono essere una risorsa futura se ben gestita. Creare una struttura che crei rendimenti e redditività per il Paese. Questo Decreto si insinua in questo percorso. L’orizzonte da guardare è quello di un’attività di recupero crediti il più efficiente possibile. Per quanto riguarda il personale: non vogliamo mettere una toppa, ma gestire tutto il personale bancario – non solo di BNS – in una scena più ampia di ricollocamento in un quadro di progetto Paese. Non interventi frammentari. Le professionalità bancarie hanno specializzazioni che possono essere reinseriti in dei contesti, rendendo queste figure fondamentali in molti settori. Auspichiamo un confronto prossimo e in tempi assolutamente celeri. L’eccezione che ci era stata fatta – non aver trovato una soluzione e messo in mobilità – è rispondente a una necessità. Abbiamo ben chiari gli step che dovranno essere fatti in termini di protezione del personale dipendente.
Emanuele Santi (Rete): Si sono dovuti cedere 87 milioni tra attivi e passivi per riuscire a fare un veicolo. L’ex Banca Cis gestiva più di 105 milioni. L’intervento dello Stato è andato anche a favore di questo. Con questo Decreto di fatto si mette fine a BNS e alla sua attività bancaria. Dopo il Decreto Bns amministrerà solo gli attivi che ha. La conseguenza più grave è la perdita di posti di lavoro che purtroppo sarà importante. Noi abbiamo fatto una riunione e capiamo benissimo la loro difficoltà in questo momento. Si potranno impiegare parte dei dipendenti nella nuova realtà IGRC. Ma ci può essere tutto un progetto di riqualificazione legato agli Npl. L’obiettivo è di far gestire a IGRC anche un po’ degli Npl di Cassa e Npl anche di fuori. Bisogna cercare un progetto di sviluppo che dia uno sbocco occupazionale alle tante persone che purtroppo hanno perso un lavoro.
Gaetano Troina (Domani Motus Liberi): Annuncio che mi asterrò da alcune votazioni in quanto consulente di BNS
Sds Marco Gatti: La trasferibilità dei crediti di imposta viene data attraverso la conversione degli stessi in certificati di compensazione fiscale per poter realizzare questi attivi. Non hanno nulla a che vedere con un progetto di legge che ha altre finalità. Il decreto delegato nasce da un profondo coinvolgimento di tutte le parti interessate: ci hanno lavorato le categorie, i sindacati, l’Abs e la Banca Centrale. E’ stato un lavoro corale che ha portato a una condivisone ampia del Decreto. Quelli che sottopongo all’Aula sono emendamenti frutto del confronto avvenuto anche con l’amministratore Bonfatti in cui sono emerse alcune richieste tecniche di valutazione.
Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
Leggi anche:
Report del Consiglio Grande e Generale, seduta del 22 luglio 2020
Commissione Esteri, seduta del 2 luglio
Report del Consiglio Grande e Generale, seduta del 30 giugno 2020
Report della Commissione Esteri del 26 giugno
Consiglio Grande e Generale del 25 giugno – seduta del pomeriggio
Consiglio Grande e Generale del 29 giugno – seduta del pomeriggio
L'articolo Report del Consiglio Grande e Generale, seduta del 22 luglio 2020 proviene da dire.it.