Restituisce all’isola la sabbia tenuta in bottiglia per oltre 40 anni. Era l’ultimo desiderio del padre
Tra “furti” e turismo di massa, uno dei paradisi terrestri che contraddistinguono il nostro Paese è a rischio. Stiamo parlando della spiaggia rosa di Budelli, un luogo tanto bello quanto magico che però, a causa del comportamento poco responsabile dei turisti è stato a lungo minacciato.
Una vera e propria battaglia è stata combattuta negli ultimi anni affinché più nessuno prendesse quella sabbia rosa e preziosa, già di per sé vittima dall’inquinamento e dall’equilibrio precario del microrganismo che popola il territorio e che dà il particolare colore alla spiaggia.
Ignari, forse, del danno ambientale, migliaia di turisti nel tempo hanno depredato la spiaggia portando via un po’ di sabbia alla stregua di un bellissimo souvenir.
Qualcuno, a guardare la situazione attuale di quel posto incantato, si è pentito di quell’azione tanto spensierata quanto dannosa. Qualcun altro, invece, ha provato a cambiare le cose come dimostra quella bottiglia piena di sabbia rosa fatta recapitare all’associazione Sardegna Rubata e Depredata.
Dopo 42 anni, infatti, la sappia è tornata a casa, a raccontare l’intera vicenda è stata la pagina Facebook dell’associazione che si è vista recapitare una bottiglia da un litro contenente la sabbia rosa presa a Budelli nel 1978.
Il cimelio è arrivato dalla Liguria, accompagnato dalla lettera di Eleonora, donna 42enne che ha raccontato di aver ereditato da suo padre proprio la magica sabbia rosa.
“Ho ereditato la passione per il mare e per la Sardegna da mio papà che purtroppo è mancato recentemente. Da buon Ligure amava il mare e amava navigare con la sua barca a vela che lo ha accompagnato in mille avventure” – ha scritto la donna all’Associazione Sardegna Rubata e Depredata – “C’era un oggetto nella sua cabina che riteneva il suo portafortuna, una bottiglia di sabbia. Qualche hanno fa mi disse che si sentiva tremendamente in colpa per non essere riuscito a resistere alla tentazione di portare via dalla spiaggia, che riteneva la più bella del mondo, quel ricordo che lo ha accompagnato in mare per oltre 40 anni.”
La donna ha raccontato che l’ultima volontà del padre era proprio quella di tornare in Sardegna per riportare la sabbia al suo territorio di appartenenza e restituire ciò che apparteneva alla natura. Dopo la sua scomparsa, ha scelto di portare a termine quella missione.
E oggi, come fa sapere l’associazione: “La sabbia torna a casa sua a Budelli dopo 42 anni di avventure in mezzo al mare”.
La sabbia rosa recapitata all’associazione Sardegna Rubata e Depredata – Fonte Facebook