Rientrare al lavoro dopo la maternità

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Il rientro a lavoro dopo la maternità spesso porta le neo mamme a farsi molte domande. Come farò a reggere una giornata di lavoro se la notte non dormo ? La mia decisione di lavorare come influenzerà il mio rapporto con i miei figli? Riuscirò a gestire questa nuova routine lavoro-famiglia?

La verità è che le mamme che lavorano sono impressionanti e non si sa come riescano a fare tutto. Una mamma che decide di tornare al lavoro sviluppa una capacità di organizzazione tale da diventare l’intero sostegno per la famiglia. Riesce ad ottimizzare meglio il tempo e a fare in modo che ai propri figli non manchi nulla, cercando di riservare loro del tempo di qualità garantito anche da una sua soddisfazione professionale.

Ecco alcuni consigli per rendere il rientro al lavoro dopo la maternità meno traumatico

1. Fare ciò che si ama rende il rientro al lavoro dopo la maternità

Ovviamente se si ama il proprio lavoro sarà più semplice ricominciare senza avere conflitti interiori. I sensi di colpa verso il proprio figlio potrebbero emergere comunque ma commisurati alla soddisfazione che si prova per i successi lavorativi ottenuti. Se il lavoro non piace ovviamente il tutto sarà molto più stressante ma se si pensa alle opportunità che stiamo comunque cercando di costruire per il futuro dei nostri figli tutto potrebbe diventare più sostenibile.

2.Il rientro al lavoro dopo la maternità è un duro lavoro

Soprattutto i primi tempi è davvero difficile far quadrare tutto senza impazzire. Molte di noi rientrano al lavoro prima che il bambino abbia compiuto un anno e questo comporta ovviamente alcune problematiche gestionali. Ad esempio dobbiamo tener conto che il bambino potrebbe ammalarsi e quindi essere tutelate in tal senso…avere delle persone di fiducia sulle quali contare e che il bambino conosce. Non possiamo neanche contare sulle ore di riposo garantite perchè nostro figlio potrebbe decidere di farci trascorrere una notte in bianco, quindi dovremmo obbligatoriamente abituarci a gestire la nostra mancanza di sonno senza influire sul flusso di lavoro.

3. Prenditi cura dei tuoi bisogni.

cerca di prenderti del tempo per te senza sensi di colpa. Manda i tuoi figli a nido anche quel giorno non dovrai andare al lavoro.All’inizio ti sembrerà di non avere nulla da fare, di avere un sacco di tempoi morti, ma come ogni novità ha bisogno del suo tempo e inizierai a riscoprire il piacere di pranzare tranquillamente seduta, di bere un caffè senza che diventi freddo, di leggere un libro, guardarti un film in santa pace…  I nostri bisogni sono tanto importanti quanto le esigenze dei nostri figli, sono solo più facili da ignorare.

4. Se gli altri ti giudicano una cattiva madre fregatene

Le mamme si sa sono sempre pronte a giudicare le altre mamme. Questo accade per un senso di inadeguatezza che nel giudicare negativamente il comportamento altrui serve a renderci meno manifesti i nostri stessi errori.  Parti dal presupposto che ognuno da il proprio meglio a seconda delle circostanze, personalità e possibilità, e che il giudizio non ha senso. Credo sia una buona filosofia di vivere.

5. Essere un modello per i vostri bambini

Una amica una volta mi ha detto che una delle ragioni per cui lavora è perché ha delle figlie.  E ‘molto importante mostrarealle proprie figlie che le madri possono lavorare, anche se il mondo maschilista le preferirebbe a casa. Devono imparare che le donne possono lavorare così come gli uomini e hanno i loro stessi diritti professionali.

Mia madre ha sempre lavorato e io stessa posso affermare che per me avere una madre che lavorava è stato un dono ed io vorrei essere la stessa ispirazione e modello per i miei bambini.

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