Rifiuti, Pierobon “la Sicilia si avvicina alle regioni virtuose”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La Sicilia sta finalmente lasciando la maglia nera nei rifiuti. I dati nazionali vedono l’Isola avvicinarsi sempre più velocemente alle regioni virtuose. Il governo Musumeci continuerà a sostenere i Comuni con tutti gli strumenti possibili per raggiungere l’obiettivo di legge del 65 per cento di raccolta differenziata”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, partecipando a Cinisi all’inaugurazione del centro comunale di raccolta finanziato dalla Regione con un milione e 284 mila euro di fondi comunitari. Un impianto moderno, capace di accogliere una tonnellata di rifiuti ogni 40 secondi e che sorge in un’area di 4 mila metri quadrati confiscata alla mafia. Al suo interno, dal primo agosto potranno essere conferiti non solo carta, plastica vetro e organico, ma anche rifiuti elettrici ed elettronici, oli esausti e pneumatici. Un meccanismo virtuoso consentirà inoltre ai cittadini di pesare i propri rifiuti alla consegna esibendo la tessera sanitaria e, se in regola col pagamento dei tributi, di ottenere uno sconto in bolletta.
L’assessore Pierobon ha ricordato che “il governo Musumeci crede molto nelle isole ecologiche e il dipartimento Acqua e rifiuti di recente ha pubblicato l’elenco degli 87 progetti ammessi a valutazione, per accedere ai 21 milioni di finanziamento. Lavoriamo per stanziare nuove risorse perchè questi impianti consentono ai cittadini di conferire i rifiuti differenziati in qualsiasi momento della giornata, contribuendo in maniera notevole al miglioramento delle performance”.
“Sono contento dell’opera ma molto più del luogo dove è stata realizzata – dice il sindaco Giangiacomo Palazzolo – questo infatti era un terreno che apparteneva alla famiglia mafiosa di Provenzano. Le infiltrazioni mafiose penalizzano la gestione dei rifiuti, per questo ritengo che questo sia un segnale forte, sia sotto il profilo ecologico sia della lotta contro la mafia, ed è anche la prova che le risorse comunitarie possono essere utilizzate bene”.
(ITALPRESS).

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