Riparte la Transiberiana d’Italia, in viaggio tra Abruzzo e Molise
Lo storico treno della Transiberiana d’Italia torna a fischiare, riproponendo ai suoi passeggeri una vera e propria avventura emozionante, alla scoperta di paesaggi magnifici e di piccoli borghi suggestivi. Naturalmente, nel massimo rispetto delle vigenti misure di sicurezza.
La tratta ferroviaria che congiunge Sulmona ad Isernia è stata in passato una rotta piuttosto frequentata: venne costruita ed inaugurata alla fine dell’800, un’opera di ingegneria che richiese molto impegno – basti pensare che la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, una delle tappe più belle dell’itinerario, si trova ad un’altezza di 1.268 metri, aggiudicandosi il titolo di seconda stazione più elevata della rete ferroviaria del nostro Paese. Per molti decenni il tracciato, lungo 129 km, è stato percorso da treni affollati di lavoratori e turisti, ma anche da convogli merci e da vagoni adibiti a trasporto di animali, dal momento che costeggia le principali vie della transumanza d’Abruzzo e del Molise.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, la Transiberiana d’Italia – questo il nome che le venne dato, perché come la storica linea ferroviaria che attraversa l’Europa orientale e la Russia percorre paesaggi spesso immersi nella neve – perse gran parte della sua importanza. Tra il 2010 e il 2011, la tratta venne definitivamente chiusa, per gli ingenti costi di gestione e lo scarso traffico ormai presente sul territorio. Ma un percorso così affascinante non poteva cadere nel dimenticatoio: grazie all’intervento di Fondazione FS Italiane, la linea Sulmona-Castel di Sangro è entrata a far parte del progetto Binari senza tempo ed è diventata una tratta storica.
Dal 2014, la Transiberiana d’Italia accoglie numerosissimi viaggiatori pronti ad un’esperienza entusiasmante, a bordo di treni d’epoca. La valorizzazione del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni, dei suoi borghi affascinanti e dei suoi panorami mozzafiato, ha portato alla nascita di un traffico turistico di grande rilievo. E negli ultimi anni, con la diffusione del trend conosciuto come turismo slow, la ferrovia ha avuto un successo incredibile.
Nei mesi scorsi, la tratta è stata chiusa per motivi di sicurezza, ma dal 1° agosto 2020 torna ad accogliere i suoi treni storici. Naturalmente, è fondamentale l’osservanza delle disposizioni volte a garantire la sicurezza dei passeggeri: sia a terra che a bordo si dovrà mantenere il distanziamento sociale e per questo motivo è stata messa a disposizione solamente la metà dei posti. Potrete prenotare online il vostro viaggio, anche se il numero di posti riservabili è limitato, così da permettere a più persone di godere dello spettacolo.