Riposto, oggi la presentazione del libro di Eugenio Patanè “Verso l’orizzonte (In)visibile”

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“Quando verrà la mia sera/rimarrà di me –/la traccia di un’unghia/sulla pelle del cielo./Sarò un alabastro sorriso di luna/fino alla luce del nuovo mattino.”

Si tratta di alcuni versi tratti dall’ultima raccolta di poesie “Verso l’orizzonte (In)visibile” di Eugenio Patanè che verrà presentata oggi, sabato 16 , alle ore 17.30, nella Sala del vascello del Comune di Riposto. Nel corso della serata si alterneranno gli interventi: dei giornalisti Maria Bella e Mario Pafumi, della scrittrice Irene Giuffrida, dei Maestri Giuseppe Pennisi e Carmelita Cocuccio al pianoforte, del Maestro Carlo Capizzi al flauto traverso e dell’attore Francesco Russo.

Eugenio Patanè, attore e regista, si occupa di attività laboratoriali di lettura, legalità e didattica teatrale nelle scuole primarie e secondarie di ogni ordine e grado. È socio e regista della Compagnia Teatrale Jonica, con la quale ha portato in scena vari fortunati spettacoli. Collabora con emittenti radiofoniche, Book Festival, TV e magazine online di approfondimento culturale. Ha ideato e scritto svariati progetti per la scena tra cui: Figlie d’Eva sulla giostra (2022); Per un istante d’estasi. Vita e mistero di Emily Dickinson (2013); Sulla ripa del cielo stellato. Omaggio ad Alda Merini (2010). Sarà presente nel film di prossima uscita L’intuizione di Kupin, diretto da Massimiliano Russo. Ha già pubblicato Birifrangenze (Edizioni Ensemble, 2019). Verso l’orizzonte (in)visibile è la sua nuova silloge poetica.

Come scrive nella prefazione Anna Vasta: “Sono versi che scandiscono tempi e ritmi di una geografia interiore con cadenza musicale, senza soluzione di continuità. Sembrano confluire gli uni negli altri e richiamarsi in echi, rispondenze, simbologie lungo una linea di confine che fa da argine a un’emotività mai accesa, contenuta entro i limiti di un’educazione sentimentale oscillante tra poli antitetici: ragione e sentimento; luce e ombra; pienezza vitale e senso di perdita. Una visione poetica – conclude Anna Vasta che dalla natura enigmatica dei sogni, dalla loro fantasmatica essenza trae la sostanza che la nutre, traducendosi nella tensione lirica di uno stile e di un linguaggio moderni, e a un tempo, di classica tradizione.”

Eugenio Patanè

Una poesia che, in questo nuovo volume “Verso l’orizzonte (in)visibile” – Algra Editore, perfeziona il discorso iniziato con la prima pubblicazione “Birifrangenze”(Edizioni Ensemble 2019). In questa opera, Patanè, mette in luce l’ espressione di un sentimento vissuto intensamente, attimo per attimo, trasformandolo in imperituro canto d’amore per RosaMaria (la mamma) e “per gli altri invisibili”, comunque sempre presenti.

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