Romania: incontri ravvicinati con le pietre che vivono e respirano
I più grandi misteri della terra sono quelli che riguardano Madre Natura, proprio lei che è autrice delle più incredibili meraviglie che appartengono al nostro mondo. Tra queste ci sono anche le trovant, delle pietre vive che respirano, crescono e camminano.
Fantascienza? No, pura realtà. Il nostro viaggio alla scoperta di queste formazioni rocciose che hanno una vita propria, ci conduce direttamente a Ramnicu Valcea, in Romania. È qui che gli esperti hanno scoperto l’esistenza di queste pietre uniche. Le trovant, infatti, si comportano proprio come un organismo vivente crescendo come gli alberi, per esempio.
Un viaggio fino a Costești, nel distretto di Argeș, può trasformarsi in un’esperienza surreale e magica, paragonabile solo a quella di una pellicola di fantascienza. Qui, infatti, nella riserva nazionale del Trovants Museum, risiedono queste rocce che secondo gli esperti hanno un’età di circa 6 milioni di anni. Certo, ai tempo dovevano essere dei semplici ciottoli, e non delle bellissime rocce dalle forme e dimensioni più disparate come quelle che possiamo osservare ora. Ma come fanno a vivere?
Le rocce trovant sono fatte di sabbia cementata, il loro nome, infatti, è un termine geologico della lingua rumena che sta a indicare proprio la loro composizione. Queste, durante le piogge, raccolgono i minerali contenuti nell’acqua e li mischiano con le altre sostanze che gli appartengono: questo mix le trasforma, le fa crescere e cambia loro la forma.
Possono anche muoversi, le trovant. Quando modificano la loro massa su un lato, infatti, si inclinano facendo “un passo avanti”, ecco perché sono conosciute anche come le rocce che camminano. Capirete che trovarsi al loro cospetto deve essere davvero un’emozione davvero unica. Non a caso Costești negli ultimi anni è diventata una meta turistica molto ambita.
Al fascino scientifico di queste rocce, si unisce anche quello folcloristico e popolare. C’è chi crede che le trovant provengano da un altro pianeta, chi invece li tratta alla stregua di un potente porta fortuna. Secondo una visione più poetica, invece, le trovant sarebbero il peso che le nuvole hanno lasciato cadere sulla terra per poter restare in cielo.
Indipendentemente a cosa si sceglie di credere, resta il fatto che queste rocce viventi hanno un fascino incredibile. A loro è dedicato anche un museo, il Trovant Museum. E rientrano, naturalmente, nel Patrimonio dell’Umanità Unesco.