Salvini in piazza tra gli ambulanti, fischi e selfie per il leader della Lega

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matteo salvini

Il segretario della Lega ha scelto di incontrare i manifestanti che da questa mattina protestano davanti alla Camera contro la chiusura anticipata di bar e ristoranti

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ROMA – Fischi, qualche applauso e tanti selfie per Matteo Salvini in piazza Montecitorio. Il segretario della Lega ha scelto di incontrare i manifestanti che da questa mattina protestano davanti alla Camera contro la chiusura anticipata di bar e ristoranti. Non solo: ci sono ambulanti, lavoratori delle fiere e delle palestre.

Al suo arrivo in piazza il segretario della Lega si e’ preso piu’ di qualche fischio: “Esce solo perche’ sta all’opposizione, se era maggioranza col cavolo che si faceva vedere…”; “Viene qui a farsi i selfie”; “Caccia i soldi”, gli ha gridato qualcuno. Salvini prova a conquistarli annunciando: “Noi facciamo ricorso al Tar contro questo decreto che ferma le fiere e i congressi”. Loro non si convincono e continuano a gridargli contro.

Qualcuno prova ad argomentare e lui resta ad ascoltare, interagisce. “Vai via- insiste qualcuno- ma chi l’ha fatto venire?”. C’e’ un po’ di tensione. “Vogliono questo- prova ad argomentare un manifestante- che litighiamo tra noi, che ci dividiamo”. Uno degli organizzatori prende il megafono in mano e prova a calmare le acque: “Non siamo di destra ne’ di sinistra, quello che ci fa parlare e’ la disperazione. Sono otto mesi che buttiamo il sangue dalla sera alla mattina e nessuno si e’ mai preso la briga di dire come dobbiamo mangiare. Se c’e’ da cacciare a calci in culo questo governo facciamolo, tutti insieme. Dacci una risposta Matte’…”. Lui non risponde.

I manifestanti chiedono di essere ricevuti a Montecitorio. “Adesso io rompo le scatole perche’ quantomeno vi incontrino e vi ascoltino. Ora chiamo io- propone Salvini- cosicche’ possiate mandare una delegazione”. Qui si prende i primi applausi. Ma non da tutti: “Quest’estate ci hai detto le stesse cose…”, si lamenta un ragazzo.

L’uomo col megafono allora rilancia: “Se risolvi i problemi di tutti i lavoratori io faccio votare Salvini a tutti”. Qualcuno rincara: “Il problema e’ che Conte e’ il presidente non votato dal popolo italiano, mentre tu sei stato votato dal popolo italiano”. La piazza pero’ resta fredda.

Un signore piu’ avanti con l’eta’ non gradisce la visita di Salvini: “Matteo, questa recita che fai oggi l’hai fatta due mesi fa, hai fatto la tua apparizione, hai detto quattro cose e te ne sei andato. Che cosa hai fatto?”. Salvini ribatte: “Se vuoi me ne sto a casa…”. Poi, pero’, insiste: “Ci vorrebbe qualcuno, un ministro…ora gli rompo le palle io”. Qualcuno ora applaude, altri annuiscono, c’e’ chi continua a contestarlo.

Prima di lasciare la piazza, riesce a mettere d’accordo tutti. Come? Concedendosi per un selfie con ognuno. Uomini, donne, coppie, l’intera squadra della Federazione italiana consumatori arrosticini. Un clic che lascia tutti contenti.

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