San Lorenzo: la storia e le tradizioni delle stelle cadenti di agosto
Stelle cadenti di San Lorenzo, ci siamo. Ormai manca davvero poco all’arrivo dello sciame di meteore più atteso del 2020. E quest’anno le condizioni per ammirare al meglio lo spettacolo ci sono tutte. Scopriamone le tradizioni e la storia.
Note anche come Perseidi, le meteore associate solitamente alla notte del 10 agosto raggiungeranno il picco della visibilità tra il 12 e il 13. Saremo anche molto fortunati visto che il disturbi della luna, ossia il suo chiarore, sarà limitato solo alle ore che precedono il crepuscolo mattutino. Avremo dunque una lunga notte a disposizione per ammirare le “stelle cadenti” di San Lorenzo.
Le origini delle Perseidi
Le prime osservazioni delle Perseidi risalgono addiririttura al 36 d.C a opera dei cinesi. Ma nel 1866, dopo il passaggio al perielio della cometa Swift-Tuttle del 1862, l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli ne scoprì il legame.
le meteore dunque hanno avuto origine dalla cometa Swift-Tuttle, caratterizzata da un nucleo di circa 10 km. Il suo ultimo passaggio al perielio ebbe luogo nel 1992, e il prossimo si realizzerà nel 2126. Quelli che noi oggi ammiriamo ad agosto sono i frammenti che la cometa ha lasciato dietro di se durante le precedenti orbite attorno al sole.
Perché sono associate alla notte di San Lorenzo, tra religione e tradizione
Il vero nome di questo sciame di meteore è Perseidi ed è legato al radiante, ossia al punto da cui sembrano avere origine, in questo caso la costellazione di Perseo.
Tuttavia, nel nostro paese, esse sono conosciute anche come Lacrime di San Lorenzo e per tradizione sono associate alla notte del 10 agosto intitolata proprio a San Lorenzo martire. Ma questa definizione è l’ultima in ordine di tempo, ripresa dalla tradizione cristiana da quella pagana.
In Grecia il fenomeno è stato religiosamente associato alla Trasfigurazione del Signore che cade il 6 agosto ma in epoca romana le meteore venivano considerare una propizia pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo che, con questo gesto, fecondava i campi. Non a caso visto che secondo la tradizione pagana il mese di augustus era dedicato all’imperatore Ottaviano Augusto ed era quello in cui si celebravano la maggior parte delle feste legate al mondo agricolo, alla coltivazione dei campi, alle fertilità.
Durante alcuni festeggiamenti, aveva luogo la cosiddetta “fescennina iocatio”, ossia la ‘facezia fescennina’ ed era portato in processione l’enorme fallo del dio Priapo celebrando anche le sue “lacrime” e la fertilità.
©Shutterstock/Blackmac
Il passaggio al santo cristiano Lorenzo venne mutuata dalla Chiesa Cattolica. Probabilmente, la figura del santo venne scelta in quanto foneticamente assonante con quella di Acca Larenzia, ossia la Grande Madre e controparte femminile di Priapo, anch’essa festeggiata il 10 agosto.
Le “lacrime” feconde di Priapo si sono così trasformate in quelle di San Lorenzo, l’arcidiacono cristiano ucciso il 10 agosto a causa di un editto, secondo il quale vescovi e presbiteri dovevano essere uccisi. Il rogo con cui venne ucciso prevedeva carboni ardenti: per questo le stelle cadenti altro non sarebbero che le braci su cui venne bruciato il santo.
Come ammirare le Perseidi
Il 2020 per le Perseidi è un anno particolarmente fortunato visto che il picco è previsto una settimana prima della luna nuova. Di conseguenza, il nostro satellite naturale sarà un sottile falcetto, visibile solo per una parte della notte. Le Perseidi sono visibili dalla metà luglio e lo saranno oltre la metà di agosto, ma mostrano il maggior numero di meteore dal 10 al 15, con il massimo attorno al 12.
In luoghi privi di inquinamento luminoso, è possibile notare anche 100-120 meteore ogni ora. Il radiante, ossia la costellazione di Perseo da cui le meteore hanno origine e da cui, come anticipato, prendono il nome, quest’anno raggiungerà la maggiore altezza sull’orizzonte all’inizio del crepuscolo mattutino a oltre +65 gradi ma già dalle 21.30 sarà visibile sull’orizzonte nord-est.
“Osserveremo un buon numero di Perseidi in aumento già a partire dalla serata dell’11 agosto, poi nelle ore diurne del 12 agosto la frequenza è attesa ancora più sostenuta, e in questo caso potremo rilevarla soltanto via radio, infine nella notte del 12/13 agosto potremo seguire l’andamento discendente della curva di attività” spiega l’Unione Astrofili Italiani.
Fonti di riferimento: Uai, Uai Meteore
LEGGI anche:
Notte di San Lorenzo: quando e come osservare le stupende stelle cadenti