Sanità privata, Cimo sostiene stato agitazione, Aiop “Pronti al dialogo”

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ROMA (ITALPRESS) – La Federazione CIMO-FESMED sostiene il Consiglio Direttivo Nazionale della CIMOP e condivide la decisione di proclamare lo stato di agitazione dei medici della sanità privata che operano nelle strutture sanitarie associate AIOP.
«Dopo 17 anni di attesa e due di pandemia, nel corso dei quali i medici dell’ospedalità privata si sono fatti carico dell’emergenza tanto quanto quelli che lavorano negli ospedali pubblici, l’ostinato rifiuto dell’AIOP di rinnovare i contratti di lavoro è inaccettabile», commenta il presidente della Federazione Guido Quici.
“Siamo, come sempre, assolutamente disponibili al confronto per addivenire a una definizione condivisa del Ccnl dei medici che lavorano nelle strutture di diritto privato del SSN associate Aiop. Il nostro obiettivo è quello di sottoscrivere un contratto che tenga nella giusta considerazione i problemi e le esigenze di tutti coloro che sono coinvolti”, afferma Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata.

“Va, comunque, rilevato – continua Cittadini – che esiste già un tavolo di confronto Aiop, Cimop, Regioni e Ministero della Salute. Un tavolo dove ci è stato, espressamente, chiesto dal Ministero di valutare l’entità dell’impatto del contratto dal punto di vista economico. Abbiamo, quindi, elaborato uno studio con l’obiettivo di capire i costi da sostenere e siamo in attesa di essere convocati, insieme al sindacato, dal Ministero e dalle Regioni, per valutarne la copertura economica da parte delle istituzioni, visto che le tariffe delle prestazioni sono ferme al 2012″. “Nonostante ciò, siamo comunque disponibili, una volta ancora, ad ovviare a questo irrisolto problema – conclude la presidente di Aiop – così come abbiamo dimostrato trovando una soluzione idonea, equilibrata e coerente per il contratto del personale non medico. Occorre, però, una soluzione condivisa con le istituzioni che garantisca tutti gli interlocutori di questa delicatissima vicenda”.

(ITALPRESS).

 

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