Sanremo, Amadeus “I trattori? Se vengono li faccio salire sul palco”
Tempo di Lettura: 3 minutiSANREMO (ITALPRESS) – I 30 concorrenti del Festival di Sanremo saliranno sul palco soltanto domani sera. Ma al roof del Teatro Ariston dove, dopo 3 anni di trasloco al Casino, è stata riallestita la sala stampa Amadeus e Fiorello, insieme al direttore dell’Intrattenimento prime time Marcello Ciannamea, alla sua vice Federica Lentini e agli amministratori […]
SANREMO (ITALPRESS) – I 30 concorrenti del Festival di Sanremo saliranno sul palco soltanto domani sera. Ma al roof del Teatro Ariston dove, dopo 3 anni di trasloco al Casino, è stata riallestita la sala stampa Amadeus e Fiorello, insieme al direttore dell’Intrattenimento prime time Marcello Ciannamea, alla sua vice Federica Lentini e agli amministratori della città di Sanremo, hanno il via alle “danze” tra le risposte serie del direttore artistico e le battute ironiche dello showman siciliano. Si cominciano così a delineare le 4 serate del 74° Festival e le possibili sorprese che potrebbero anche essere irruzioni, a partire da quella dei trattori che stanno mettendo a ferro e fuoco l’Europa, Italia compresa. “I trattori? Se vengono li faccio salire sul palco. Non sono stato contattato, ma la ritengo una protesta giusta e sacrosanta per il diritto al lavoro”, ha ammesso Amadeus d’accordo con il fido Ciuri. “Credo sia giusto ospitare almeno due rappresentanti della categoria sul palco. Il problema è importante e anche grave e bisogna intervenire”, ha aggiunto Fiorello non prima di una delle sue fulminanti battute. “Lo sai sì, chi sarà il primo della fila Al Bano!”, ha detto rivolto ad Amadeus che ha escluso che il suo Festival possa essere “meloniano” su indicazione dell’ad Roberto Sergio. “L’ho incontrato appena diventato amministratore delegato: mi ha detto di continuare a fare liberamente come negli ultimi 4 e ho assoluta libertà”, ha sottolineato facendo notare di essere “stato criticato sia a destra sia a sinistra”. Dopo aver sgombrato il campo anche da possibili “inciuci” sul voto delle radio che hanno interessi discografici (“Rtl 102,5 con Lorenzo Suraci ha scelto di non esprimere un voto, così non possono esserci problemi”), il direttore artistico ha fatto il punto sulle prossime serate: non ci saranno monologhi di coconduttori, “ma ci sarà spazio per alcuni racconti personali”, ha aggiunto citando Giovanni Allevi, che “si racconterà come testimonial di una battaglia che fanno molte persone nella sua situazione”. Oltre al musicista arriveranno all’Ariston la mamma di Gio’ Gio’ Cutolo, il ragazzo ucciso a Napoli. Stefano Massini e Paolo Jannacci canteranno giovedì una canzone sulle morti sul lavoro. E mercoledì di parlerà anche di Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Entrando nel merito della gara, poi, Amadeus ammette di aspettarsi sorprese dalle donne: “Abbiamo in gara donne meravigliose degne eredi delle grandi come la Mannoia”. Ma anche la cinquina dei finalisti, dice, “è difficile da identificare. Anche io mi diverto a scommettere con me stesso”. Tra questi si dice potrebbe esserci anche Geolier con il suo ‘I p’ me, tu p’ te’, brano cantato esclusivamente in napoletano. “Per farlo partecipare ho cambiato il regolamento”, ammette perché sento “la forza del nuovo movimento napoletano diventato movimento dell’Italia intera”. Per nulla preoccupato dell’intelligenza artificiale (“Può essere di grande aiuto ma non potrà mai sostituire un cantante in gara o un direttore d’orchestra”), Amadeus, almeno a parole, si prepara all’addio. “Sono innamorato di Sanremo e lusingato dall’affetto della Rai e del pubblico. Credo, però, che cinque anni siano sufficienti per chiudere con, mi auguro, una festa bellissima. Resterò comunque innamorato di Sanremo a vita”, sottolinea. A sdrammatizzare tutto ci pensa Fiorello, o Ciuri come lo chiama affettuosamente l’amico Amadeus. “Mi preoccupa questa cosa che quest’anno non sta succedendo niente. L’ospite di sabato potrebbe essere il Codacons. Io però confido: mi ricordo quel sabato meraviglioso (il riferimento è al bacio di Rosa Chemical a Fedez, nda). Stavolta nelle prime file non ci saranno neppure i personaggi. Si siederanno dietro”, ironizza senza dimenticare gli orari impossibili in cui partirà Viva Radio2, Viva Sanremo. “Io sono qui per Viva Radio2, Viva Sanremo che comincerà quando Belzebù finirà”, se la ride il coconduttore della serata finale. “Stavolta presenterò in maniera canonica! C’è un gobbo enorme, sarà che siamo anziani”, dice scherzando poi su John Travolta: “Con me ha già ballato Pulp Fiction (mima il ballo, nda), Grease e La febbre del sabato sera. Io ho una mezza idea per rovinargli la carriera: visto che le sue origini sono italiane è giusto che la finisca qui”, se la ride. E sull’amico Ama, conclude: “Dopo questi 5 anni è l’ora che lui lasci sua moglie e si metta con me”.
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Foto: xg8/Italpress
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