Scoperta una nuova specie di geco “leopardo” nelle foreste dell’India (che già rischia l’estinzione)

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Si chiama geco leopardo dipinto, vive nel cuore delle foreste indiane (Odisha e Andhra Pradesh) ed è una nuova specie appena classificata dagli scienziati con il nome di Eublepharis pictus.

Il piccolo animaletto appartiene alla specie già nota del geco leopardo e misura in media 11,7 cm di lunghezza. Il suo habitat è quello delle foreste sempreverdi, ma lo si può trovare anche nelle aree collinari e nelle praterie.

È un animale rigorosamente notturno, che si attiva dopo il tramonto per cercare cibo. I ricercatori riferiscono di averlo osservato leccare le superfici che calpesta mentre si muove – questo potrebbe suggerire un anomalo uso della lingua come organo sensoriale di percezione spaziale.

geco leopardo

©Evolutionary Systematics

Il primo esemplare di questa nuova specie fu osservato nel 2017, durante un’indagine sul campo nei pressi di un tempio a Vishakhapatnam, nello stato indiano dell’Andhra Pradesh. In quel momento, il geco non fu riconosciuto come appartenente ad una specie non ancora classificata e fu identificato come geco leopardo dell’India orientale (Eublepharis hardwickii).

Studi successivi hanno portato all’individuazioni di differenze sostanziali con la popolazione del geco leopardo dell’India orientale, al punto da portare gli scienziati a classificarlo in una nuova specie. Infatti, benché in apparenza le due specie siano piuttosto simili fra loro (appartengono comunque alla stessa famiglia del geco leopardo), il geco leopardo dipinto ha dimensioni sostanzialmente più grosse rispetto al “cugino”.

Oltre alle dimensioni, ciò che ha colpito gli scienziati è stata la particolare colorazione della pelle, che ha portato alla scelta dell’aggettivo dipinto. Con la presenza del geco leopardo dipinto, sale a sette il numero delle specie della famiglia Eublepharis.

Inutile dire che il piccolo geco appena scoperto è già in via di estinzione a causa della violenza delle popolazioni indigene, che lo cacciano e lo uccidono temendone forse la pericolosità. Si tratta tuttavia di una specie completamente innocua per l’essere umano, assicurano gli scienziati che stanno immaginando campagne ad hoc per proteggerlo.

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Fonte: Evolutionary Systematics

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