Scuola, Azzolina: “No ritorno a maggio, ci sono stati troppi morti”

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Il ritorno in classe significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti e "vanificherebbe gli sforzi fatti finora" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – “Con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina sembra mettere la mettere la parola fine alla possibilità di tornare a scuola per questo anno scolastico.

Attraverso le pagine del ‘Corriere’ conferma quanto ormai già si sapeva: tornare in classe “annullerebbe gli sforzi fatti finora”. Si tratta di “una decisione politica, ci sono stati troppi morti”. Tutti promossi quindi, ma la conferma che “tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”. Esclusa, infine, l’ipotesi mista per l’esame di maturità con studenti a scuola e professori a casa: “Ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza- conclude Azzolina- sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà”.

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