Sì, il Canada vuole davvero vietare la vendita di tutte le armi da fuoco

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‘Meno armi ci sono e più siamo sicuri’. Così il premier canadese Justin Trudeau che adesso vuole vietare la vendita di tutte le armi da fuoco.

A pochi giorni dal massacro di bambini nella scuola elementare di Uvalde, in cui sono morti 19 bambini e 2 insegnanti, il governo del Canada ha presentato una nuova proposta di legge che se approvata dal Parlamento, vieterà la compravendita di tutti i tipi di armi da fuoco nel paese.

Ad annunciare la stretta è proprio il premier Trudeau che parla di ‘un congelamento nazionale’ della proprietà di un’arma e la confisca della licenza per chi è coinvolto in atti di violenza domestica o molestie come lo stalking.

“Dal giorno in cui entrerà in vigore, non sarà più possibile acquistare, vendere, trasferire o importare armi in Canada”, ha detto Trudeau durante una conferenza stampa.

Ricordiamo che già nel 2020 nel Paese erano stati vietati la vendita, il trasporto, l’importazione e l’uso di 1.500 modelli di armi da fuoco d’assalto. Adesso se la legge sarà approvata, non sarà vietato il possesso di armi per chi già le ha, ma sarà illegale comprarne di nuove, come specificato dal premier:

“Non sarà più possibile comprare, vendere, trasferire o importare pistole dovunque in Canada. In altre parole, stiamo mettendo un limite al mercato delle armi”.

In Canada, a differenza degli Stati Uniti, il possesso di armi non è sancito dalla costituzione, tuttavia le armi da fuoco sono molto popolari anche se le regole sono rigide. Se approvato, il provvedimento dovrebbe essere applicato a partire dall’autunno prossimo.

“Quello della violenza armata è un problema complesso – ha aggiunto il primo ministro – ma, al tempo stesso, semplice: meno armi vi sono nelle nostre comunità, più sicuri saremo tutti noi”.

Fonte: Justin Trudeau

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