NAPOLI (ITALPRESS) – “Sappiamo da tempo quale deve essere la nostra direzione. Non dobbiamo fare inversioni sul nostro cammino, ma proseguire dritto con quello che abbiamo fatto fino ad adesso. Poi ci sono delle cose che stanno al di sopra di noi e che non possiamo controllare. Noi siamo pronti con tutte le nostre forze, anche quelle che non abbiamo”. Così Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, in conferenza stampa in vista della sfida contro la Salernitana, in programma domani allo stadio Maradona alle ore 15. Un match che potrebbe regalare uno storico scudetto ai partenopei: “Siamo di fronte ad una sfida estrema, per noi e per la città. E’ da molto tempo che vogliamo vivere queste partite e c’è da viverle nello stesso modo di sempre, avendo chiaro quello che dobbiamo fare in campo”. “Sarri dice che è tutto apparecchiato per la loro sconfitta Non abbiamo affidato al prefetto o al fato quello che è stato il nostro campionato, ma alla volontà di rendere felici i tifosi”, ha sottolineato Spalletti che poi evita di dare ulteriori risposte anche in merito a quanto detto anche da Allegri: “Io non devo rispondere a nessuno. Ci siamo costruiti il nostro campionato in maniera corretta, dobbiamo pensare ai nostri tifosi”. Quello con la Salernitana è un derby e Spalletti sa che i granata sono un’ottima squadra: “Di fronte avremo un avversario forte. Conosco bene Sousa, è uno che lavora sul campo. A vederli da fuori sembrano una società proiettata nel futuro, con il presidente che sta facendo un grande lavoro. Per noi sarà una partita difficilissima”. La stagione del Napoli fin qui è stata come un percorso che adesso è giunto alla volata finale: “Io mi emoziono facilmente – ha ammesso Spalletti -. Ho un pò di paura se ripenso a dove sono partito ma sono queste le giornate che cerchiamo e che fanno la differenza, se non ci piacessero non dovremmo fare calcio. Ci sono cose belle da vivere e portare a casa: per noi e per la città questa è una sfida da vincere. Dobbiamo ancora giocare delle partite. Sono cose che vanno vissute sul momento. Se vincere a Napoli vale di più? Forse sì visto che dal 2001 vincono solo Torino e Milano. Questa è una città energica, a volte folle, molto teatrale ma fatta di cose vere”. Infine, ancora sul possibile scudetto: “Fino a che ci mancherà un punto per la vittoria, non avremo fatto niente. Mancano ancora dei punti che vanno fatti, quello che succederà si vede dopo quello che avremo fatto. L’attenzione è tutta nella stessa direzione ovvero far bene in queste partite qui, essere dello stesso livello solito senza prestare il fianco ad alcuna dispersione. Ricordo la prima volta che parlai di Napoli in famiglia, i miei figli come se fossero stati in curva ad un gol di Maradona: ‘babbo a Napoli non si può non andarè. Messaggio ai tifosi in caso di festeggiamenti? Dobbiamo saper vincere nei comportamenti. Questo sport è dei bambini e tutti domani avremo i figli in giro per la città”.
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