“Sport di tutti-Carceri”, presentato il progetto a Rebibbia
Tempo di Lettura: 2 minutiROMA (ITALPRESS) – Coinvolgere i detenuti, attraverso lo sport, per cercare di garantire un futuro migliore. E’ questo l’obiettivo del Progetto “Sport di tutti – Carceri”, sostenuto dal Ministro per lo Sport e i Giovani per il tramite del Dipartimento per lo Sport e da Sport e Salute, che mira al potenziamento dell’attività sportiva negli […]
ROMA (ITALPRESS) – Coinvolgere i detenuti, attraverso lo sport, per cercare di garantire un futuro migliore. E’ questo l’obiettivo del Progetto “Sport di tutti – Carceri”, sostenuto dal Ministro per lo Sport e i Giovani per il tramite del Dipartimento per lo Sport e da Sport e Salute, che mira al potenziamento dell’attività sportiva negli istituti penitenziari, in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. “Lo sport è un veicolo di umanità e un modo per rieducare anche se sono convinto che abbiamo ancora ampi margini di miglioramento; esperienze come queste arricchiscono la nostra mappa del percorso e possiamo insieme progettare luoghi di sport che rendano più umani questi luoghi”, ha sottolineato Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, durante la presentazione del progetto presso la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia “G.Stefanelli”. Il 24 marzo scorso si è chiusa la piattaforma di candidatura dei progetti: sono state 116 le associazioni e società sportive che si sono candidate, che opereranno in 60 istituti penitenziari per adulti, in 13 per minori e in 25 comunità di accoglienza per minori.
In questi progetti saranno coinvolti oltre 10.000 detenuti. Numeri importanti che Vito Cozzoli, presidente e AD di Sport e Salute, sottolinea perchè “l’attività in carcere valorizza la capacità dello sport di essere strumento per la promozione della salute e del recupero di soggetti fragili, inseriti in contesti difficili. Tutti i detenuti hanno diritto alla riabilitazione, e all’interno di questo diritto c’è anche il diritto allo sport”. Presente all’evento anche Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, che ha sottolineato come “lo sport, assieme al lavoro, necessita di spazi idonei e non tutte le carceri italiane ne sono dotate. Queste strutture esistono già e per questo la nostra idea è quella di recuperare strutture idonee come le decine e decine di caserme dismesse da quando la leva obbligatoria è stata abolita. Le ristrutturazioni, poi, potrebbero essere affidate agli stessi detenuti aumentando così la socializzazione e riducendo i disagi della pena”, ha concluso Nordio lanciando la proposta per un futuro migliore delle carceri ma soprattutto dei detenuti, coinvolti pienamente nel progetto e anzi parte fondamentale di esso.
– foto uficio stampa Sport e Salute –
(ITALPRESS).