Sport e istruzione, il progetto Indire al servizio dei più giovani

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ROMA (ITALPRESS) – Favorire la pratica sportiva tra i più giovani, per lo sviluppo psico-fisico dei minori ma anche per incentivare lo sport come elemento di istruzione e formazione. Questo l’obiettivo del progetto “YES – Youth, Education and Sport”, realizzato dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’ente di ricerca Indire e presentato oggi a Roma. Un momento di confronto tra istituzioni, mondo dello sport, scuola, fortemente voluto da Indire, l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa. “Lo sport è un elemento di istruzione e formazione, oltre a essere focalizzato sul benessere fisico – ha evidenziato Sara Pagliai, dirigente Indire – Lo sport è un elemento centrale nella collaborazione internazionale. Per tutti questi motivi accogliamo con entusiasmo la possibilità di mettere a disposizione le nostre competenze per questa iniziativa”. Un progetto realizzato in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport “che ha avviato con Indire già nel 2021 interlocuzioni importanti”, ha evidenziato Michele Sciscioli, capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Visto il momento, da qui lanciamo un messaggio positivo e di speranza, per ribadire ancora una volta quanto i valori dello sport siano fondamentali per tutti e per i minori in particolare, per andare avanti”, ha detto ancora Sciscioli. “Con il Ministero dell’Istruzione è in atto una stretta sinergia per un percorso virtuoso tra sport e istruzione. Non deve più capitare di dover scegliete tra scuola e agonismo”, ha evidenziato nel corso del suo intervento Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, mentre Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute, ha ricordato che “lo sport non è soltanto salute, ma è anche cultura e promozione dei valori formativi ed educativi, nel mondo della scuola, dell’Università, per la promozione di una vera cultura della qualità della vita e del benessere”. Attraverso lo sport “si trasmettono ai ragazzi valori fondamentali: lealtà, rispetto avversario, importanza di saper perdere, perchè nella vita non va sempre tutto bene. Lo sport è educazione alla vita”, ha ricordato Carla Garlatti, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, mentre Evelina Christillin, membro Uefa nel consiglio della Fifa, ha evidenziato i numerosi progetti e l’impegno continuo del mondo dello sport, che “non può agire da solo, ma aiutato da psicologi, politici, istituzioni, dalla scuola”. Fiona May, dal canto suo, ha sottolineato che “ai giovani deve essere dato il diritto di fare sport. Stiamo cercando di migliorare la cultura sportiva di questa nuova generazione. Perchè portare i ragazzi in una palestra quando si potrebbe fare sport a scuola con un paio di ore in più al giorno? Dobbiamo proteggere la nostra passione per lo sport e trasmetterla ai ragazzi. E’ bello dare un’occasione a tutti”. Per farlo “questo Governo sta rispondendo ai tanti stimoli e alle tante belle idee – ha evidenziato il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sacco – Al politico spetta mettere mano al portafogli e dare la giusta priorità, nel mio caso alla scuola. La volontà di tutti – ha concluso – è di mantenere alta l’attenzione anche quando l’emergenza sarà finita”.
(ITALPRESS).

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